Traduzioni e riduzioni Fuori commercio
Giovanni Pascoli

Traduzioni e riduzioni

Raccolte e riordinate da Maria

A cura di Maria Pascoli
  • 1913
  • Note: In 16°, pp. XV-206. Contiene: "Dall'Iliade - Dall'Odissea - Miscellanea - Da Catullo - Da Orazio - Da Virgilio - Favole - Poesia popolare eroica civile (Breus: dai "Chants populaires de la Bretagne" par le Vicomte Hersart de la Villemarqué - "La schiera d'Artù": ibid. - "Il mago Merlino": ibid. - "La conversione di Merlino": ibid. - "Corvo, il prigioniero bretone": ibid. - "La morte del conte Orlando": dalla "Chanson de Roland" - "Il tempo che fu": da Percy Bysshe Shelley - "Per il mondo": dai "Canti popolari greci", raccolti dal Passow - "La figlia del re": ibid. - "La camicina da morto": da Eduard Bauernfeld - "Il cipresso": da I. A. Calcaño - "La pace": da Schiller - "Siamo sette": da W. Wordsworth - "Ulisse": da Alfredo Tennyson - "Guerra civile": Les petits. Guerre civile, da Victor Hugo - "Amerighetto": Aymerillot, ibid. - "Il rospo", Le crapaud, ibid. - "Pierino": Petit Paul, ibid.) - "Dal latino di Leone XIII" - "Dal "Catullocalvos" di Giovanni Pascoli - Resurrezione": Cath. X. 121-124 [Migne]". Al Lettore: "Un altro volume? Sì. E sebbene sia di traduzioni e riduzioni, io mi lusingo che, oltre dare un'idea della sua metrica, specialmente nei passi segnati con asterisco nell'indice (esametri puri e distici), continuerà a mostrare l'animo suo sempre ugualmente pensoso e forte e tenerissimo, solo che si noti la scelta, dirò così, quasi istintiva della maggior parte delle poesie e dei brani da lui tradotti: eroi, fanciulli, madre, natura, morte. Ciò che Egli più ammirava, ciò che più amava, ciò che più pensava. - Alcuni, anzi molti de' suoi amici e lettori, si aspettavano la versione completa dell'"Iliade" e dell'"Odissea". Il mio rammarico è tanto grande che ciò non sia, quanto è irriflessiva la loro aspettazione. Come, infatti, poteva esser pronto ora un lavoro che gli avrebbe assorbito qualche anno di vita, se si pensa alle molte varie e continue occupazioni che ha sempre avute? Voleva bensì farla; ma si riprometteva di riempire con esso, e col perfezionamento e compimento de' suoi poemi latini, gli ozi del riposo scolastico, che non avrebbe tardato a chiedere, e che sperava gli venisse concesso. Ma pur troppo ora il riposo è più assoluto; e mi viene il pensiero, gli sia più chiaro! (...) MARIA PASCOLI - Castelvecchio, 3 marzo 1913." Aiutò Maria "con pietosa e illuminata assistenza" Vittorio Puntoni, collega e caro amico di Giovanni Pascoli.