Storia delle arti decorative e applicate Fuori commercio
Fabio Bargagli Petrucci

Storia delle arti decorative e applicate

Volume I: Le età Primitive - L'Oriente antico

  • 1924
  • Note: In 8°, rilegato. Copertina di A. Moroni. Prefazione di Corrado Ricci. Uscirono il primo volume e la prima parte del secondo. Volume primo, pp. VI-220 con molte illustrazioni, 1924. Volume secondo, pp. 224 con 30 figure, 1932. Dalla Prefazione: "Quale, in arte, sia stato il gusto d'un popolo non è mai dimostrato dalle opere sublimi del genio. Il genio è sempre solitario, ed occorre tempo prima che sia compreso e, su tutto, seguito nella sua missione rinnovatrice. Così, in letteratura, l'apparire d'un capolavoro non designa lo stato generale della coltura dal momento nel quale fu prodotto. A tale stregua, il primo terzo del sec. XIV, in cui fu scritta e divulgata la "Divina Commedia", dovrebbe ritenersi il periodo più fortunato della coltura italiana. Le masse, all'incontro, sono ignoranti, e l'opera sorgeva sulla loro ignoranza come un'immensa cattedrale fra case umili e basse. - Indice sicuro del gusto di un popolo sono, invece, le arti decorative, quelle arti, cioè, che, insite allo spirito umano, appaiono sulla terra con l'uomo, lo differenziano dai bruti, l'accompagnano in ogni tempo e in ogni luogo e ne dimostrano le maggiori o minori facoltà estetiche, a seconda, appunto, dei tempi e dei luoghi. - Lo sviluppo delle civiltà è anzi, per gran parte, dovuto a quella misteriosa e divina passione dell'uomo, di render ornato tutto ciò che serve alla sua stessa esistenza, dalle culle ai sepolcri, dai placidi utensili della vita domestica alle armi feroci della vendetta e della guerra.": CORRADO RICCI.