Primi poemetti Fuori commercio
Giovanni Pascoli

Primi poemetti

Terza edizione, accresciuta e corretta

Terza edizione

  • 1904
  • Note: In 8°, pp. XVI-223, con copertina e fregi di A. De Carolis. Dedica: "A Maria Pascoli". Nelle precedenti edizioni la raccolta aveva il titolo "Poemetti" e fu stampata da Roberto Paggi di Firenze nel 1897 (I edizione) e da Remo Sandron (II edizione) nel 1900. - Diventerà il secondo volume delle "Poesie di Giovanni Pascoli" nella collana zanichelliana. ""Primi poemetti" chiamo questi, anche se fatti dopo, anche se fatti or ora, perché più consoni all'ispirazione a cui obbedii da principio nel volumetto stampato in Firenze nel 1897. Alcuni di quelli che sono nel volume di Palermo - 1900 - e non sono qui e compariranno nel prossimo volume III delle Poesie, pur più vecchi di fattura, sono d'ispirazione più recente.": GIOVANNI PASCOLI. Aggiunte e varianti sulle precedenti edizioni. La prefazione [a Maria Pascoli] è quella della prima edizione (Castelvecchio di Barga, 5 giugno 1897), senza la breve aggiunta della Il edizione che non compare più (erano poche righe di proscritto datate: "Messina, nel plenilunio di Marzo 1900"). - Sono tolte le poesie: "Nel carcere di Ginevra", "La Quercia di Hawarden", "Bismark", "La favola del disarmo", "Andrée", che ricompariranno in "Odi e Inni", "La Piada" che ricomparirà in "Nuovi Poemetti". - "Il bordone del pellegrino" si chiama ora "Il bordone". In fondo al volume è una breve nota bibliografica nella quale sono ricordati i nomi di coloro ai quali erano dedicate, nelle prime edizioni, alcune sue poesie. Le dediche non compaiono più nel testo. - L'ordinamento delle poesie è molto diverso da quello delle precedenti edizioni. Fra le carte del Pascoli: l'autografo di "Il vecchio castagno". Con correzioni e note per il tipografo in matita blu: "Mandino subito questo con quello che segue e che hanno già, credo, stampato" (le ultime tre parole sono scritte a penna). - L'impaginazione nelle prime bozze non corrisponde all'edizione definitiva (la III), che presenta, nei confronti dell'autografo, delle varianti apportate sull'ultima bozza a stampa.