Poemi lirici Fuori commercio
Domenico Tumiati

Poemi lirici

  • 1902
  • Note: In 8° grande, pp. 211. Dedica: "A Gualtiero Tumiati, interprete sommo della poesia lirica che seppe e volle rendere il verso anima della musica, scintilla d'entusiasmo con affetto senza pari dedico". In appendice: "Nota intorno ai melologhi". - La lirica nasce da una rapida e intensa commozione del sentimento, traducibile in movimento di parole o di note, d'immagini o di motivi, di poesia o di musica. - L'unione delle due parti avvalora l'espressione del sentimento; ma il canto moderno distrugge con le sue esigenze la poesia, e vincola la musica; dunque conveniva ripristinare la libertà sinfonica e la libertà poetica, e condurle di pari passo sopra qualunque argomento. - Questa idea ci animò alla formazione dei melologhi, in cui la recitazione resta parlata, e viene sostenuta da un parallelo svolgersi di motivi orchestrali. - La cooperazione perfetta di Gualtiero Tumiati e del M° Veneziani risolse il problema a cui da tempo tendeva la poesia lirica, desiderosa di non più restar chiusa fra le pareti filologiche, ma di balzare alla luce del sole . - L'accoglienza fatta da molte città ai melologhi, prova tre punti, che mi piace di notare. - I) Il metodo del melologo corrisponde al sentimento umano, ed è perciò basato sulla verità. - II) L'interesse per la poesia è sempre vivissimo presso il popolo. - III) Il verso nazionale è duraturo quanto la forza e la vita di una gente: ne è anzi l'anima.".