Poemi conviviali Fuori commercio
Giovanni Pascoli

Poemi conviviali

  • 1904
  • Note: In 8°, pp. XIV-214, con copertina e fregi di A. De Carolis. Dedica: "All'amico Adolfo De Bosis". Le "Note" danno notizia delle prime pubblicazioni di alcune poesie del volume e, pur rimandando a miglior tempo una diligente notazione di fonti classiche, indicano alcune di quelle che hanno ispirato la maggior parte delle poesie di questo volume. "Adolfo, il tuo «Convito» non è terminato. Nel gennaio del 1895 cominciava, e doveva continuare per ogni mese di quell'anno, in Roma. Come fui chiamato anch'io a far parte di quel "vivo fascio di energie militanti le quali valessero a salvare qualche cosa bella e ideale della torbida onda di volgarità che ricopriva ormai tutta la terra privilegiata dove Leonardo creò le sue donne imperiose e Michelangelo i suoi eroi indomabili"? - In quel Gennaio cominciavo e in quel Decembre avrei compito il mio quarantesimo anno. Tutte le giornate, dal Gennaio al Decembre, mi si consumavano nell'esercizio del magistero. - Mi chiamaste tra quelle 'energie militanti' tu e Gabriele d'Annunzio. O mio fratello, minore e maggiore, Gabriele! - Già sette anni prima Gabriele aveva scritto, intorno ad alcuni miei sonetti, parole di gran lode. Già entrando nella mia Romagna, a cavallo, col suo reggimento, cantava (e lo diceva al pubblico italiano) certi miei versi: "Romagna solatìa, dolce Paese!" - Il giovinetto, pieno di grazia e di gloria, si rivolgeva ogni momento dalla sua via fiorita e luminosa, per trarre dall'ombra e dal deserto e dal silenzio e, sì, dalla sua tristezza, il fratello maggiore e minore. lo, nella irrequietezza della vita, ho potuto talvolta dimenticare quel gesto gentile del fanciullo prodigioso; ma ci sono tornato su, sempre, ammirando e amando. Ci torno su, ora, più che mai grato, ora che raccolgo e a te, o Adolfo, re del «Convito», consacro questi poemi, dei quali i primi comparvero nel «Convito» e piacquero a lui.": GIOVANNI PASCOLI, Pisa, 30 giugno del 1904. Nel «Convito» il Pascoli pubblicò: "Gog e Magog", libro I, gennaio 1895. [Ma qui è con qualche aggiunta 'per chiarezza'] - "Alexandros", libro II, febbraio 1895 - "Solon", libro III, aprile 1895. "Vi sarei gratissimo se voleste comunicare al prof. Francesco Pastonchi (Grugliasco) non appena vi sia possibile, le bozze del volume di Pascoli, "Poemi conviviali", di cui il Pastonchi desidera scrivere un articolo nel nostro giornale. - Naturalmente l'articolo non verrà pubblicato che a volume uscito: ma avendo le bozze parecchi giorni prima, il nostro collaboratore potrà scrivere l'articolo con miglior agio e noi saremo certi di essere tra i primi a parlare della nuova opera.": LUIGI ALBERTINI («Corriere della Sera») alla Ditta ZANICHELLI, Milano, 17 maggio 1904. "M'accingevo a ringraziarla dei "Poemi conviviali" da Lei gentilmente inviatimi, quando mi arriva l'annunzio delle liete nozze, delle quali aveva già avuto notizie dalla magnifica dedicatoria di Giosué Carducci, ch'Ella e la Sua gentile figliola possono andare orgogliosi d'aver meritata. Alla festa che rallegra la Sua Casa partecipo anch'io con auguri cordiali. - In questi giorni ebbi a discutere a voce e per iscritto con due amici e critici assai reputati, che, a proposito del mio articolo sull' "Etèra" pubblicato sul «Fanfulla della domenica», m'avevano confessato di non provare e di non poter esprimere pei "Poemi conviviali" l'ammirazione ch'io avevo manifestato. Ma io spero d'aver persuaso i due amici (il Pastonchi del «Corriere della Sera» e il Balsamo Crivelli dell'«Avanti!») e non accontentarsi d'una prima impressione e a meditare meglio il loro giudizio. Certo è, come dicevo nel 'Fanfulla', che i 'Poemi' non sono pane per tutti i denti e non sono dolci per palati guasti, dacché richiedono gusto fine e una coltura che non è comune in Italia. Ma il loro pubblico se lo conquisteranno, non ne dubiti. (...)": VITTORIO CIAN a CESARE ZANICHELLI, Ceres [Torino], 23 agosto 1904. "Monsieur, J'ai consacré à Giovanni Pascoli plusieurs articles dans la «Renaissance latine», dans le «Journal des débats» etc. - Il m'a toujours envoyé ses volumes, sauf les deux derniers: le "Canti di Castelvecchio" e le "Poemi Conviviali". - Seriez-vous assez aimables faire me les adresser! J'en parlerai d'ailleurs dans les 'Debats'.: MAURICE MURET alla Ditta ZANICHELLI, Paris, 28 agosto 1904. Il 7 settembre 1904 Gabriele d'Annunzio, da Marina di Pisa, ringrazia il Pascoli del dono dei "Poemi conviviali": e significa il suo entusiasmo per i poemetti: "L'ultimo viaggio di Ulisse" e "La civetta".