Nuova luce sugli eventi militari dei 1866 Fuori commercio
Pio Calza

Nuova luce sugli eventi militari dei 1866

  • 1924
  • Note: In 8°, pp. 186, con tavole. "L'Autore osserva che dal 1848 in poi, e più precisamente dalla battaglia di Curtatone e Montanara sino a quella di Caporetto, le truppe italiane sono state sempre attaccate di sorpresa. - È soltanto dopo la catastrofe di Caporetto che il Comando Superiore Italiano prese finalmente la decisione di organizzare un perfetto servizio di informazioni, ed in pari tempo prese tutte le misure necessarie per occultare i propri disegni. I risultati ottenuti con queste precauzioni non potevano essere più brillanti. - Difatti prima della grande offensiva austro-tedesca contro la linea del Piave, il Comando Italiano fu così esattamente informato di tutti i preparativi del nemico che poté predisporre in tempo una pronta e validissima difesa. Per contro i preparativi della nostra offensiva di Vittorio Veneto furono perfettamente occultati, non solo al nemico, ma anche ai nostri alleati. - L'esito felicissimo delle battaglie del Piave e di Vittorio Veneto dovrebbe persuadere anche i più scettici della utilità del servizio informazioni. - Per uno studio proficuo di questo servizio (volgarmente detto 'spionaggio') la guerra che meglio si presta è quella del 1866 perché tanto la sorpresa di Custoza come la susseguente ritirata delle armate italiane del Po e del Mincio, ritirata che diede partita vinta al nemico, sono strettissimamente collegate allo spionaggio che lo stesso arciduca Alberto aveva organizzato e personalmente diresse."