LEZIONI SULLA TEORIA GEOMETRICA DELLE EQUAZIONI E DELLE FUNZIONI ALGEBRICHE Fuori commercio
Federigo Enriques Oscar Chisini

LEZIONI SULLA TEORIA GEOMETRICA DELLE EQUAZIONI E DELLE FUNZIONI ALGEBRICHE

Volume 1 (volumi I e II dell'edizione originale). Volume 2 (volumi III e IV dell'edizione originale). Ristampa anastatica dell'edizione 1915-1934

Ristampa anastatica

  • Collana: Collana di Matematica
  • 1985
  • Note: Nota alla ristampa anastatica: "Aderendo alle numerose richieste provenienti da studiosi italiani e stranieri, vengono ripubblicati in questa edizione in due volumi le "Lezioni sulla teoria geometrica delle equazioni e delle funzioni algebriche", che la Casa editrice Zanichelli diede alle stampe in quattro volumi negli anni 1915-1934. Più precisamente, il primo volume dell'opera fu pubblicato nel 1915: Federigo Enriques compariva come autore, mentre il nome di Oscar Chisini -che allora di Enriques era assistente- era menzionato come collaboratore. I volumi successivi furono invece firmati con entrambi i nomi e furono pubblicati nel 1918 (il secondo), nel 1924 (il terzo) e nel 1934 (il quarto). Così ne parla Carlo Felice Manara nel volume "Federigo Enriques - Approssimazione e verità" (a cura di Ornella Pompeo Faracovi, edito da Belforte, Livorno, nel 1982): "... il titolo stesso, con quel suo aggettivo 'geometrica', intende quasi polemicamente mettere in risalto da una parte l'origine storica della teoria e dall'altra la non rinuncia alla utilizzazione del linguaggio della geometria e della intuizione geometrica proprio in un ambito che è quello delle funzioni algebriche, le quali trovano la loro vera validità e la loro massima applicabilità nel campo complesso, cioè nel campo in cui l'immagine geometrica classica perde di significato. Soltanto una mente come quella di Enriques poteva mantenere l'equilibrio nella ricerca seguendo una strada talmente ardua e contro le correnti di purismo e di rigorismo che volevano che queste funzioni fossero trattate 'rigorosamente' con la teoria delle funzioni di variabile complessa. Ma in questo suo procedere vi è pure un profondo purismo di metodo, perché si potrebbe dire che la trattazione di Enriques si mantiene al livello più elementare possibile e la teoria delle funzioni della variabile complessa è presupposta sì nei suoi principi e nei suoi fondamenti, ma soltanto come la platea sulla quale si erge il tempio della intuizione e della deduzione geometrica. La ricerca viene fatta sostanzialmente sulla base dell'immagine nel campo reale e -paradossalmente- raggiunge il suo massimo livello proprio quando questa immagine viene meno." L'EDITORE, settembre 1985.