LE EDIZIONI ZANICHELLI 1859-1959 Fuori commercio

LE EDIZIONI ZANICHELLI 1859-1959

Volume primo, 1859-1905

Prima edizione

  • 1959
  • Note: Il catalogo fu realizzato da Carlo Martini e Lilla Lipparini. Il piano dell'opera prevedeva la pubblicazione di tre volumi: 1859-1905, 1906-1930 e 1931-1959. Uscì solo il primo della serie (1859-1905), benché l'intera opera fosse stata redatta, composta e stampata in bozze. Parte del testo, corretta e rivista, costituì la base per la pubblicazione del catalogo storico "Le edizioni Zanichelli 1859-1939", 1984. "La casa editrice Zanichelli ha compiuto cento anni. Abbiamo voluto commemorare il compimento del secolo con due pubblicazioni: l'una raccoglie alcuni scritti originali che ricordano il contributo dato dall'Ateneo bolognese e dagli autori della nostra casa editrice alla cultura italiana nell'ultimo secolo. [NdR. Il volume uscì nel 1960, con il titolo "Bologna e la cultura".] Il volume, che sarà pubblicato prossimamente, porterà le testimonianze di illustri nostri collaboratori quali Carlo Del Grande, Francesco Flora, Arturo Carlo Jemolo, Mario Missiroli, Antonio Pignedoli, Giovanni Spadolini, Manara Valgimigli e Mario Vinciguerra. Abbiamo voluto pubblicare inoltre il catalogo storico ragionato delle nostre edizioni. L'impresa non è stata facile: i cataloghi antichi erano andati dispersi: l'unico punto di partenza era la raccolta delle nostre edizioni; ma tale raccolta non tardò a rivelare gravi lacune; cosicché si rese necessario ricorrere a fonti bibliografiche di maggior affidamento. Lo schedario della raccolta venne così riveduto e integrato sulla base di fonti più sicure: dall'opera ben nota del Pagliaini ai cataloghi della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, della Comunale e dell'Universitaria di Bologna, dell'Estense di Modena. Al lavoro, protrattosi per diversi anni, collaborarono la compianta professoressa Franca Garavini ved. Zanini, il caro Aldo Tampellini, e il nostro comm. Giuseppe Ventura. Ricostruito così uno schedario che, se pur non completo ed esatto, registrava però tutte le edizioni di maggiore interesse, si pensò d'integrare le informazioni con i documenti e le notizie che giovassero a chiarire l'occasione in cui le singole opere furono concepite, a illustrare i rapporti con gli autori, a testimoniare l'accoglienza del pubblico. Per realizzare questo proposito, si son dovute superare nuove non lievi difficoltà. L'archivio editoriale era purtroppo povero e lacunoso. Nessuna documentazione si aveva sul primo mezzo secolo di vita della casa. Cesare Zanichelli aveva donato i carteggi dell'azienda familiare alla biblioteca comunale dell'Archiginnasio, aderendo alle sollecitazioni dello scomparso suo direttore, prof. Albano Sorbelli. Ma di questi carteggi sembrava essersi persa ogni traccia. Già si cominciava a temere ch'essi fossero andati smarriti durante la guerra, a causa dei tragici eventi che colpirono la biblioteca bolognese, quando le tenaci e pazienti ricerche del direttore, dott. Alberto Serra Zanetti, condussero al loro rinvenimento due anni or sono. L'illustrazione del catalogo fu affidata al prof. Carlo Martini e alla dott. Lilla Lipparini: grazie alle loro fatiche, può oggi finalmente vedere la luce il primo volume dell'opera che comprende il periodo dell'azienda familiare: dal 1859 al 1905. Seguiranno fra qualche mese, il secondo (1906-1930) ed il terzo (1931-1959). Vi sono comprese, oltre alle prime edizioni, anche tutte quelle successive che siano state modificate anche in minima parte; si sono invece omesse le semplici ristampe. Non pretendiamo di aver compiuta un'opera perfetta. Se a quel monumento bibliografico che sono gli Annali della Casa Barbèra fece seguito a distanza di pochi anni, un volume di "Addenda e corrigenda" di oltre cento pagine, che cosa potrà avvenire del nostro catalogo? Queste riserve tuttavia non sono, a nostro giudizio, di tale importanza da indurci a rinunciare alla pubblicazione. Il lettore vorrà benignamente comprenderci e tener conto che, pur con le sue manchevolezze, il catalogo porterà, ne siamo convinti, un utile contributo alla storia della nostra cultura negli ultimi cento anni." Da «Laboravi fidenter», n. 14, novembre 1959.