La poesia barbara nei secoli XV e XVI Fuori commercio
Giosue Carducci Nobel

La poesia barbara nei secoli XV e XVI

  • 1881
  • Note: In 8°, pp. IV-474 + 10 n.n. Furono pubblicate due edizioni: Formato m. 0,195 X 0,12. Edizione di lusso, in 4° su carta filadelfia (m. 0,270 X 0,180). [Il "Finito di Stampare" è del 20 aprile, ma il volume uscì nel mese di luglio.] "Di questo volume furono stampati LX esemplari in formato grande, XXX dei quali il raccoglitore offre agli amici ai collaboratori e ai cortesi che nell'occasione delle nozze di sua figlia Beatrice con Carlo Bevilacqua presero parte alla domestica letizia". In appendice (8°, pp. n.n.), l'ode "XX settembre MDCCCLXXX": "O nata quando su la mia povera I casa passava come uccel profugo..." [In volume, col titolo definitivo, "Per le nozze di mia figlia", nelle "Nuove odi barbare" del 1882.] "Dando principio a questa collezione di "Classici italiani" non è mio intendimento pormi a quell'impresa che fu nobilmente tentata in su i primi del secolo, e pubblicare di nuovo tutta la serie gloriosa dei nostri scrittori. Ma vorrei insieme ch'essa porgesse a quanti amano l'arte e la storia delle lettere un aiuto maggiore che non sia quello delle semplici 'curiosità'. - A tutti è noto come dai più fra' nostri classici si desideri ancora un testo che sia conforme al metodo ed alle richieste della scienza; né occorre rammentare quanti tesori debbono ancora disseppellirsi dalle biblioteche, e quanti più pubblicati occorra rivendicare alla luce della storia ed al giudizio della critica. - A questo bisogno ed a quel desiderio provvederà la mia Collezione. Alla quale non sarà per mancare il favore degli studiosi, se, come io m'adoprerò con ogni sforzo, alla bontà dell'intendimento sarà pari la bontà dell'esecuzione.": NICOLA ZANICHELLI. "Le "Odi barbare'" furono certo dei meno inutili fra i troppi versi composti dall'autore, se giunsero a svegliar questioni, inaspettate e incredibili nell'Italia odierna, intorno alla metrica, se agli studi, obliati fra noi, della metrica richiamarono parecchi ingegni e altri avviarono alla ricerca di qualche territorio ancora inesplorato nella storia della poesia nazionale. In servizio e ad aiuto di tali studi e ricerche fu compilato questo libro; e un altro si prepara, nel quale saranno anche raccolte le testimonianze e i giudizi di scrittori e critici dei vari secoli intorno le novità metriche tentate ai lor tempi. - Il compilatore non deve, almeno per ora, entrare nella discussione, o, peggio, anche affrettarsi a formulare egli la sentenza; ma nel raccogliere, ordinare e produrre documenti che possono essere per lui così di difesa come di accusa aveva l'obbligo di procedere imparzialmente diligentissimo. E tale ha curato di essere. (...)": GIOSUE CARDUCCI, 15 aprile 1881. Furono utili al Carducci di 'contribuzioni': Giuseppe De Spuches principe di Galati, Ugo Antonio Amico, Giuseppe Chiarini, Teodorico Landoni, Giovanni Federzoni, Ugo Brilli, Severino Ferrari, Carlo Verzone, Guido Mazzoni, Luigi Lodi, Domenico Gnoli "che avendo già preparato una scelta di versi fatti nei diversi secoli a imitazione dei metri antichi, cedé poi al compilatore la sua raccolta di materiali e notizie". Un secondo volume di "Poesia barbara nei secoli XVII, XVIII, XIX" fu annunciato, ma non mai pubblicato. A proposito dell'alcaica dedicata alle nozze della figlia Bice - Nota di Manara Valgimigli: "Epist. XIII 34 (A Guido Mazzoni, da Bologna, 4 settembre 1880): -"Io faccio sposa la mia figlia maggiore il 20 di questo mese". - Epist. XIII 127 (a Guido Mazzoni, da Bologna, 8 giugno 1881): "Ho finito l'ode per la Bice". La data coincide con quelle che si leggono nelle carte autografe dell'ode: "pensata settembre 1880; scritta 1 maggio e 4 giugno 1881; corretta 6, 7 e 9 giugno" (cfr. Ediz. Naz. IV 170). È dunque errata la data di Ediz. Naz. IV 128, "settembre 1880"; nel settembre 1880 il Carducci sposando la figlia, pensò l'ode, ma gliene venne fuori un'altra, "Colli toscani", subito dopo la lettera alla Bice del 25 settembre 1880 (Epist. XIII 40). - Com'è anche errata la indicazione di Filippo Salveraglio nell'opuscolo "Elenco delle edizioni principali delle poesie di G. C.", Bologna, Zanichelli, 1928, al numero 135 di p. 39; perché se l'alcaica "Per le nozze di mia figlia" fu poi ripubblicata nelle "Nuove odi barbare" del 1882 a p. 87, in verità la edizione prima della "Poesia barbara nei secoli XV e XVI", a cura di G. C., Bologna, Zanichelli, 1881: dopo il "Finito di stampare", che è del 20 aprile, fu allegato, con atto e pensiero di gentilezza severa, il fascicolo dell'ode; dove, in prima pagina, si legge. "Di questo volume furono stampati LX esemplari in formato grande, XXX dei quali il raccoglitore offre agli amici ai collaboratori e ai cortesi che nella occasione delle nozze di sua figlia Beatrice con Carlo Bevilacqua presero parte alla domestica; letizia". - Epist. XIII 139 (a Guido Mazzoni, da Bologna, 28 giugno 1881): "Le copie in grande della poesia barbarica con la giunta [cioè con l'ode alla figlia] si stanno legando alla bodoniana e ne avrai presto una". "Mentre da quattro o cinque o sei anni in Italia si studia assai utilmente dagli uni, si chiacchiera assai vanamente dagli altri a proposito della metrica barbara, I'A. con quella operosità che in si fatte questioni è in lui pari alla serenità dell'animo si è dato a cercare con ogni diligenza quali documenti, quali tradizioni quale storia abbiano in Italia i metri barbari da lui rinnovati. N'è uscito questo volume, cui presto terrà dietro un secondo e forse altri. [Purtroppo questi studi carducciani sulle barbare si fermeranno al I volume]. - Qui si contengono saggi di componimenti poetici scritti in versi latini-italiani, o barbari, di ben cinquanta autori, de' quali ricordiamo Leon Battista Alberti (1404-1472), Ludovico Ariosto (1474-1553), Claudio Tolomei (1492-1554), Annibal Caro (1507-1566), Dionigi Atanagi (1539-1545), Girolamo Fracastoro (11483-1553), Luigi Alamanni (1495-1556), Benedetto Varchi (1502-1566), Bernardino Baldi (1553-1617), Tommaso Campanella (1560-1639). - Seguono in appendice le regolette delta nuova poesia toscana, i sostentamenti del nuovo verso eroico di Francesco Patrizio, e un'avvertenza e lettera di Bernardino Baldi premesse al suo "Diluvio universale". Le fonti da cui questi componimenti son tratti sono: due codici della Riccardiana e della Magliabecchiana di Firenze, edizioni antiche e moderne originali e critiche, e, largamente, la rarissima raccolta intitolata "Versi et regole de la nuova poesia toscana. In Roma per Antonio Blado d'Aosta nel M. D. XXXIX del mese d'ottobre". - Se ne son tirate due edizioni: una in 8° massimo in numero di sessanta esemplari, di cui ne sono in vendita soli trenta, su carta filadelfia legati alla bodoniana. Questa ha di più in fine l'ode "Per le nozze di mia figlia". - L'edizione comunque ha il formato di m. 0,195X0,124." UGO BRILLI. Altri autori compresi in questo volume e non citati dal Brilli: Leonardo Dati - M. Antonio Renieri - P. Pavolo Gualterio - Giovanni Zuccarelli - Giulio Vieri - Alessandro Cittolini - Tommaso Spica - Bernardino Boccarino - Trifone Benzio - Pavolo Del Rosso - Bartolomeo Paganucci - Gabriello Zerbo - Don Diego Sansoval - Padre Pallavicino - Ascanio Bertini - Adriano Vivenzio - Lionardo Colombini - Cristofano Romei - Ottaviano Brigidi - Carlo de' Marchesi - Alessandro Bovio - Mario Zefiro - Scipione Orsino - Gabriele Trifon - Apollonio Filareto - Giovanni Valerio - Fabio Benvoglienti - Francesco Patrizio - Luigi Groto - Leonardo Orlandini - Lodovico Paterno - E parecchi 'Anonimi'. (Questo volumetto fu attentamente consultato da Gabriele d'Annunzio: dal Sannazzaro vi trasse il nome di "Amarantha", e l'epitaffio di Massimilla che è nelle "Vergini delle Rocce") Il testo integrale è gratuitamente disponibile all'indirizzo http://www.archive.org/details/poesiabarbarane00cardgoog (link valido all'aprile 2011. Preghiamo chi riscontrasse anomalie nel funzionamento di darne segnalazione alla redazione del catalogo storico catalogo.storico@zanichelli.it)