LA LINEA DEL TEMPO. CORSO DI STORIA Fuori commercio

LA LINEA DEL TEMPO. CORSO DI STORIA

Prima edizione

A cura di Cesarina Casanova, Lorenzo Bersezio, Patrizia Zani
  • 1990
  • Note: Volume 1 a cura di Silvana Marchioro, Volume 2 a cura di Cesarina Casanova e Paola Galetti, Volume 3 a cura di Lorenzo Bersezio e Patrizia Zani, Guida per l''insegnante , Fascicolo illustrativo. "(...) I testi saranno scritti da autori con competenze specifiche per i vari periodi. Si ritiene necessaria una lettura di controllo in due fasi: una per verificare l'applicabilità del testo nella pratica scolastica quotidiana, l'altra per verificare la coerenza del volume ai fini della programmazione didattica. La Prof. Signorini ha dato la sua disponibilità per la prima, il prof. Venturi per la seconda. Schema del progetto. 1. L'insegnamento di storia prevede circa 70 ore l'anno, di cui un ottavo (in via ipotetica) destinato all'educazione civica. Il numero di unità didattiche e di lezioni all'interno di ciascun volume deve essere proporzionato alla disponibilità. In particolare questo problema investe le dimensioni del terzo volume. 2. La narrazione della storia e proposte di lavoro per l'acquisizione di un maturo senso del tempo e della prospettiva devono amalgamarsi secondo un progetto organico. Devono essere parte del progetto, e non occasionali 'optional', i lavori per maturare un metodo di studio, le discussioni sulla causalità storica, i riflessi sul contemporaneo, le discussioni sui possibili modi di rapportarsi al passato. 3. L'idea centrale è di partire da problemi. Questi saranno gli stimoli per affrontare lo studio di un periodo o di una situazione, ma anche l'esame di metodi e tecniche, o la ricerca di collegamenti nel tempo e nello spazio. La narrazione non dovrà comunque mancare, ma dovrà essere una fase successiva dell'unità, e ruotare intorno al tema centrale di questa. 4. Per fare questo è necessario trovare, per ogni volume, un numero limitato (18-20) di concetti fondamentali, momenti essenziali su cui il ragazzo deve concentrarsi fino ad averli chiari in sé e nelle loro connessioni reciproche. Questi saranno l'oggetto delle unità didattiche. 5. Il linea di massima l'unità potrebbe essere costituita da: - una lezione d'inquadramento - tre o quattro lezioni di narrazione - una lezione di lavoro sul documento e di metodo storico, scandita in parte secondo rubriche ricorrenti, in parte non vincolata a schemi. Sarà svolta in chiave operativa. (...) 7. Schede con esercizi di verifica della comprensione potranno essere introdotte al termine di ciascun gruppo omogeneo di unità (nel primo volume, dopo le civiltà antiche, il mondo greco, Roma, l'età barbarica). 8. Una struttura del genere permette di realizzare gli obiettivi sia disciplinari, sia più in generale linguistici previsti dai programmi. (...)" LUCIANO MARISALDI, illustrazione del progetto del testo per il Comitato Direttivo, 1 aprile 1987.