L'uomo Carducci Fuori commercio
Giovanni Papini

L'uomo Carducci

Prima edizione

  • 1918
  • Note: In 16°, pp. 278, formato 'elzeviro'. Nello stesso anno uscirono la prima e la seconda edizione. Dalla Prefazione: "Mani avanti. - Non s'aspetti, il signor lettore, un libro sulla poesia, sull'arte, sulla letteratura di Giosue Carducci. Qui si parla di lui non separato dall'opera ma come appare traverso l'opera. Niente critica, dunque, e niente biografia. Gli scritti sulle poesie passano ormai di numero le poesie medesime che dovrebbero illuminare e nonostante, su di esse, non s'è ancor detto l'essenziale del vero. Le razzolature nella vita intima ed esterna, accademica e giovanile, sono, a mio giudizio, anche troppe e non finiranno tanto presto ché c'è sempre, in questa Italia comare eterna ciacciona, qualcuno che si fa bello del suo pescar minuto nello sciacquabruglio dell'inedito e dell'aneddotico. A me codeste onorate professioni del cicerone metrico grammatico storico estetico nelle pinacoteche della poesia o di raccattafrùscoli nelle retrocucine della storia non convengono: la critica d'alta scuola e la biografia di bassa cronaca lascio ad altri più bravi di me. Io son della scuola di Biagio Pascal: nell'autore cerco l'uomo. Dopo aver capito e goduto l'autore, s'intende. Ma l'uomo ch'è stato potente nell'arte m'interessa anche fuor dall'arte e mi piace vederlo in viso lungi alle pagine. (...)": GIOVANNI PAPINI. Finito di comporre a Bulciano l' 8 Ottobre 1917. "Le mando, per il suo archivio, la fotografia della mia casa, dove ho scritto "L'uomo Carducci". È a Bulciano, dove il Carducci fu nel 1867.": GIOVANNI PAPINI a OLIVIERO FRANCHI. "Papini mi scrive che vorrebbe pubblicare pel febbraio 1917 (10° anniversario della morte), un volume di 200 pagine sul Carducci.": OLIVIERO FRANCHI a ENRICO BEMPORAD, 3 novembre 1916. "Lei ha ragione ma io non ho tutti i torti. Dovetti interrompere il lavoro (cioè la stesura perché il lavoro è fatto) per recarmi a Roma per affari importanti - e là ho perso due mesi. Ma non li ho persi tutti: ho pensato anche a Carducci. - Ho avuto due colloqui con Annie Vivanti - e due con Ferdinando Martini, e anzi il Martini mi ha promesso alcune cose inedite di Carducci che ha lui, e che si potrebbero stampare in appendice. Come vede anche il ritardo è stato utile - e il volume verrà più ghiotto. - Lei ha tutte le ragioni per non dubitare della mia correttezza e il lavoro sarà finito a ogni modo e più presto che potrò. È nell'interesse comune che il libro riesca bene e non rabberciato - e siccome non è d'attualità immediata il ritardo non nuoce (...).": GIOVANNI PAPINI a OLIVIERO FRANCHI, Pieve S. Stefano, Arezzo, 12 aprile 1917. - "Le ho spedite oggi, a parte, le bozze. Fra pochissimi giorni riceverà tutto il rimanente originale - e così, alla fine il libro potrà uscire, se vuole, al principio di novembre. - Intanto mi faccia avere l'impaginato di queste bozze che rimando.": id., Pieve S. Stefano, 27 novembre 1917. "Il libro "L'uomo Carducci" va benissimo e non è improbabile che faremo presto la seconda edizione": OLIVIERO FRANCHI a GIOVANNI PAPINI, 2 febbraio 1918.