Il metodo d'Archimede e le origini dell'analisi infinitesimale nell'antichità
Enrico Rufini
Il metodo d'Archimede e le origini dell'analisi infinitesimale nell'antichità
Prefazione di Federigo Enriques
1927
Note:
In 16°, pp. VIII-294.
Pubblicato dalla Casa editrice Alberto Stock, Roma. In catalogo Zanichelli dal 1927.
"Insieme alla traduzione italiana della nota operetta d'Archimede "Euorodos" -che è, com'è noto, una recente scoperta dell'Heiberg- il libro contiene ancora due lunghe note, che ne costituiscono anzi la parte principale: 1) Una bella nota storica in cui si spiega l'origine e lo sviluppo dei concetti dell'analisi infinitesimale prima di Archimede: il sorgere di tali concetti nella critica eleatica dei principii della Geometria, i procedimenti infiniti che s'incontrano nella somma della progressione geometrica e nella cubatura della piramide (Democrito), il rigore portato dal metodo d'esaustione d'Eudosso, la distinzione dell'infinito attuale e potenziale in Aristotile, ecc. 2) E poi un'altra nota rivolta ad illustrare le scoperte del geometra siracusano, traducendo le quadrature archimedee nel linguaggio moderno del Calcolo integrale. - Così il libro del Ruffini costituisce uno studio esauriente e pieno d'interesse di quanto l'antichità ha pensato e fatto in questo campo sublime delle Matematiche.": O.P., «Periodico di Matematiche».