Il generale Carlo Mezzacapo e il suo tempo Fuori commercio
Ugo Pesci

Il generale Carlo Mezzacapo e il suo tempo

Da appunti autobiografici e da lettere e documenti inediti

  • 1908
  • Note: In 8°, pp. XIII-388, con ritratti e facsimili. Dalla Prefazione: "Carlo Mezzacapo ebbe la gran ventura di vivere in un periodo di tempo nel quale gli fu dato vedere il principio delle guerre per la indipendenza e per la unità d'Italia, ed il compimento di quella unità. Tali eventi si svolsero nella sua gioventù e nella fiorente maturità della sua vita, giacché non aveva ancora trent'un anni quando partì da Napoli nel 1848, e poco più di cinquanta quando Roma fu riunita all'Italia. Ferito al fianco di Carlo Alberto a Santa Lucia, dopo aver fedelmente servito Vittorio Emanuele II ed Umberto, da Vittorio Emanuele III, pronipote dell''italo Amleto' ebbe la più alta onorifica ricompensa alla quale un insigne cittadino italiano possa aspirare, per le benemerenze acquistate in pìù di sessanta anni di continui servigi resi alla patria. - Durante il corso di quelli eventi, di molti de' quali fu uno degli attori principali, egli ebbe occasione di trovarsi a contatto di illustri cooperatori della nostra redenzione politica, che seppero apprezzare le di lui doti e metterle a profitto per il fine comune. Per conseguenza il lettore troverà la narrazione dei fatti, taluni de' quali ancora mal noti, come tutto quanto si riferisce alla formazione del II Corpo dell'Italia centrale ed ai provvedimenti militari della Romagna e dei ducati dopo la pace di Villafranca, corredata da documenti inediti importantissimi, come lettere del conte di Cavour, di L.C. Farini, de' vari comitati romagnoli e marchigiani della "Società Nazionale"; e più tardi di Manfredo Fanti, di Enrico Cialdini, del Govone, del Pianell, del Cosenz, e di altri uomini politici o reputatissimi generali italiani (...)." UGO PESCI.