I magistrati veneti alle acque ed alle bonifiche Fuori commercio
Ugo Mozzi

I magistrati veneti alle acque ed alle bonifiche

Con una lettera di Giovanni Giuriati

  • 1927
  • Note: In 8°, pp. 112. Contiene: "I. L'antico Veneto Magistrato alle Acque - II. L'antico Veneto Magistrato dei Beni inculti - III. L'attuale Magistrato alle Acque per le provincie venete e di Mantova (con particolare riguardo alle disposizioni relative alle Bonifiche ed ai Consorzi)". Dalla Prefazione: "(...) Ella ha applicato alla materia delle sistemazioni fluviali e delle bonifiche il metodo storico. Bene. Ha scelto, tra i vari insegnamenti del passato, quelli che si ricavano dalla legislazione veneta. Ottimamente. I Veneti sono stati spinti dalla necessità a perfezionarsi nell'arte idraulica: la conservazione della Laguna e l'approvvigionamento della Città anadiomene resero indispensabile sistemare, talvolta trasferire i fiumi e liberare le terre coltivabili dalla soggezione alle acque disordinate. E poiché le audacie della tecnica veneta sono documentate da opere di cui permane tuttavia piena l'efficacia, lo studioso sa che, a Venezia, le leggi intese a disciplinare i lavori pubblici non sono state accademiche (...). - Il regolamento delle acque è, ancor oggi, il massimo problema tecnico ed economico dei nostro Paese. Si può dire senza esagerare che esso è il fulcro della nostra vita civile (...).": GIOVANNI GIURATI.