I Guiccioli Fuori commercio
Alessandro Guiccioli

I Guiccioli

Memorie di una famiglia patrizia. A cura di Annibale Alberti. Volume 1 (1796-1848)

A cura di Annibale Alberti
  • 1934
  • Note: In 8° piccolo, rilegato e in brossura. Volume I, pp. VI-212, con 1 tavola f. t., 1934; Volume II, pp. 208, 1935. Queste memorie ci riportano, coi ricordi del nonno, Alessandro Guiccioli, marito della famosa Teresa Gamba, ai tempi delle cospirazioni e dei moti del '31. Figure celebri -singolare fra tutte quella di Lord Byron- spiccano nell'agitato quadro della vita del tempo tra congiure patriottiche, speranze, delusioni, che segnano le dolorose tappe delle speranze italiane. - Coi ricordi del conte Ignazio, padre dell'autore, riviviamo nell'atmosfera eroica che preparò il '48; seguendo i Guiccioli peregrinanti tra Ravenna, Venezia, Bologna, Roma, abbiamo agio di cogliere i diversi aspetti della vita italiana e vedere le lotte e le insurrezioni nel loro appassionante svolgimento. - Gli eventi incalzano: a Venezia, ove sono i Guiccioli, la liberazione di Tommaseo e Manin, colla proclamazione della repubblica, il trionfo della rivoluzione dalla Sicilia a Milano, la marcia di Carlo Alberto, fra l'entusiasmo del popolo che sogna Pio IX sulla bianca mula, alla testa dell'esercito. Poi la delusione, i rovesci delle truppe regie, la Repubblica romana, nella quale il Conte Ignazio sarà ministro, la restaurazione e la fuga a S. Marino, dove Garibaldi giungerà coi suoi dopo la caduta della repubblica. - Indi il periodo della preparazione e gli avvenimenti che dovevano decidere delle nostre sorti: la guerra di Crimea, il Congresso di Parigi, Plombières e infine la guerra vittoriosa. - Personaggi insigni, Napoleone e la sua corte, illustrazioni della nobiltà, della scienza e delle lettere ci sfilano innanzi insieme coi più famosi artisti del tempo, di teatro in ispecie, che vantavano un'illustre rappresentante, la Ristori, nella stessa famiglia della Contessa Guiccioli, marchesa Capranica. "Rileggendo questo diario, un po' per volta mi apparvero altri due libri: i "Ricordi" di Massimo d'Azeglio e le "Memorie di un ottuagenario" di Ippolito Nievo, e non soltanto per la piana scrittura, ma specialmente per il vivo giuoco delle anime; sono gli avi, sono i genitori, purificati dopo la morte, che parlano per la bocca dei figli temprando con una segreta sapienza la passione, la baldanza dei vivi.": ALFREDO PANZINI, «Corriere della Sera».