Note:
"Mi pare un bellissimo libro; condivido il parere, che mi è stato riferito, che più che per i corsi universitari di Chimica Fisica sia adatto per il Corso di Chimica Generale ed Inorganica per la parte generale, per chimici, fisici ed ingegneri. Per questo corso sarebbero superflue solo forse le pagine da 222 a 270 (Parte III). Parere decisamente favorevole. Sarebbe auspicabile che la traduzione fosse fatta da persona in grado di mantenere il rigore scientifico, ma soprattutto di restare fedele al tono discorsivo del testo: si consideri ad esempio la colonna a sinistra di p.51. Non è facile fare in italiano un discorso nello stesso tempo così rigoroso e così fluente." LORENZO ENRIQUES, parere sul testo, 19 febbraio 1972.
"(...) Il pregio maggiore di questo libro consiste senza dubbio nell'aver saputo trattare in un numero relativamente breve di pagine e senza urtanti approssimazioni una materia vastissima. Questo risultato è stato in primo luogo conseguito grazie ad una precisa scelta che punta costantemente all'esposizione di concetti 'fondamentali' con uno stile particolarmente sintetico. L'esposizione degli argomenti ha basi decisamente fenomenologiche e il lettore è costantemente incoraggiato a correlare tra loro una grande quantità di fatti sperimentali. Ogni esposizione 'per elenchi' è accuratamente evitata. Argomenti tradizionalmente tenuti separati in omaggio a classificazioni oggi in gran parte superate sono stati sapientemente fusi, puntando anzi a far risaltare le connessioni che oggi, attraverso la Chimica Fisica, legano i vari campi tradizionali della Chimica. Ne risulta un libro che non si sa se definire di "Chimica Generale" o di "Chimica Fisica" nel senso classico che a questi termini fino ad oggi si è dato. In questo contesto si può affermare che il testo ha forse anche il pregio di suggerire un modo nuovo di razionalizzare ed impartire le conoscenze chimiche. Questo libro è tuttavia, in virtù del suo carattere decisamente propedeutico e in armonia con le intenzioni degli autori, destinato agli studenti dei primissimi anni di Università (o forse ancor più giovani); la Chimica Fisica dovrebbe venire in seguito, e trattare argomenti monografici (in maniera approfondita) che possono essere scelti praticamente fra quelli che fanno capo a ciascuno dei capitoli in cui il libro è suddiviso, a seconda delle inclinazioni dei docenti e degli studenti. In base a queste considerazioni, alle favorevoli critiche con cui è stato accolto all'estero (...) e al fatto che praticamente ogni corso di Chimica, indipendentemente dalla facoltà in cui viene impartito, lo potrebbe impiegare, una eventuale traduzione italiana di questo libro appare conveniente." PAOLO DE MARIA, parere sul testo, Bologna, 10 gennaio 1972.
Traduzione di: De Maria Paolo
Titolo originale dell'opera: The Nature of Physical Chemistry
Edward Arnold (Publishers) Ltd., Londra, 1969
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