EPISTOLARIO DI ALESSANDRO VOLTA Volume secondo 1780-1788 Fuori commercio
Alessandro Volta

EPISTOLARIO DI ALESSANDRO VOLTA Volume secondo 1780-1788

Edizione nazionale sotto gli auspici dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e della Società Italiana di Fisica

Prima edizione

A cura di Francesco Massardi, Giovanni Polvani
  • 1951
  • Note: Al lettore: "Questo secondo volume dell'Epistolario si estende dal 12 Settembre 1780 al 7 Agosto 1788, e raccoglie quattrocentoundici lettere (di cui centottantasette scritte da Volta, centottantacinque indirizzate a Volta, trentanove scambiate fra altri corrispondenti) ed inoltre nove appendici di documenti e sedici tavole illustrate fuori testo. Se il primo volume porta il lettore a rivivere le vicende del lungo cammino che, pur non sempre agevole perché non sempre favorito da uomini o da circostanze, condusse Volta, dalle prime prove di giovane fisico, a conquistare, con l'invenzione dell'elettroforo, con la scoperta dell'aria infiammata delle paludi, con la invenzione della pistola e dell'eudiometro, posizione eminente tra gli scienziati più celebri del mondo; questo secondo volume ci presenta un Volta ansioso di conoscere in vivo sia le cose della natura, sia gli uomini che allo studio di essa si dedicano, sia infine il loro pensiero. Un Volta che invece di godersi una placida vita, quale ormai gli assicuravano la nomina a professore dell'Università di Pavia e la raggiunta celebrità internazionale, si dà a lunghi viaggi, due volte, nell'80 e nell'87 in Emilia e in Toscana e tra l'81 e l'82 in Francia, in Belgio, in Olanda, in Inghilterra, e due anni appresso in Germania, pur di vedere, di apprendere, di calmare in un qualche modo la sete di conoscere che gli ardeva dentro. E ovunque si rechi, ovunque si fermi, con chiunque parli, discuta, sempre, pensiero fisso sono i suoi studi, polarizzati, in questi anni, sulla chimica pneumatica e sull'elettricità. Sì, passeranno sullo scenario illuminato dell'Epistolario, uomini di corte, donne intellettuali, scienziati di gran nome, fanciulle ammiratrici, ricevimenti, visite di dovere, questioni e lutti familiari, città e campagne, noie accademiche e scolastiche ...; ma sotto sotto tu vedi, senti, capisci che tutto ciò è accidentale, occasionale, e che una sola è l'aspirazione, l'inquietudine profonda dell'Uomo: quella di accrescere la sua esperienza e la sua conoscenza. (...)" GIOVANNI POLVANI.