EPISTOLARIO DI ALESSANDRO VOLTA Volume primo Fuori commercio
Alessandro Volta

EPISTOLARIO DI ALESSANDRO VOLTA Volume primo

Edizione nazionale sotto gli auspici dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e della Società Italiana di Fisica

Prima edizione

A cura di Francesco Massardi
  • 1949
  • Note: Volume I, 1949. Volume II, 1951. Volume III, 1952. Volume IV, 1953. Volume V, 1955. Volume VI, Aggiunte, 1966. "Frutto di oltre un ventennio del lavoro assiduo ed amoroso del Prof. Francesco Massardi e di altri studiosi, l'Epistolario di Alessandro Volta giunge tempestivamente ad integrare il poderoso Corpus delle Opere già pubblicato in Edizione Nazionale sotto gli auspici dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere dell'Accademia dei Lincei. Come il vasto complesso delle opere del Volta dà l'esatta misura di quella che fu la personalità di Lui quale studioso e della altissima maturità del suo spirito scientifico, così questo Epistolario servirà a dare una preziosa e limpida immagine dell'uomo Volta attraverso la sua schietta onestà, la sua scrupolosa lealtà di fronte agli uomini e alla scienza. Dai dubbi che lo tormentarono, da lui affrontati con severa coscienza, dagli affetti che ingentilirono la sua vita e che egli sentì con virile intensità, dalla non mai saziata curiosità della vita e degli uomini, dalla spesso sorridente ma sempre morale concezione di vita nasce attraverso le oltre duemila lettere una figura calda di umanità sempre rinnovantesi in cui il rigore severo dello scienziato si tempera con la calda espressione di una affascinante personalità. L'Epistolario è pubblicato sotto gli auspici dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e della Società Italiana di Fisica per i tipi della Casa Zanichelli di Bologna, ormai perenne e generosa testimone e custode delle più alte tradizioni scientifiche che onorano l'Italia. L'Epistolario si comporrà, oltre al primo già pubblicato, di almeno altri quattro volumi in quarto di oltre 500 pagine ciascuno, stampati con ricchezza di caratteri, finezza e fedeltà di illustrazioni, su carta appositamente fabbricata. I volumi risulteranno arricchiti delle notizie più diverse e interessanti, di numerosi ritratti di scienziati coevi del Volta, di riproduzioni di luoghi e di apparecchi, fac-simili di autografi ecc. e costituiranno, anche dal lato tipografico, tecnico e artistico, un'opera veramente pregevole. Il primo volume di questa corrispondenza permette al lettore di seguire, attraverso una documentazione fra le più vive, tutte quelle vicissitudini che si susseguirono sul cammino di Alessandro Volta dalle prime esperienze a quella sicura affermazione che doveva dargli una celebrità senza riserve nel mondo intero". Dalle bozze del Catalogo Storico Zanichelli, preparato in occasione del primo centenario della Casa Editrice, 1959. Premessa al secondo Volume. Al lettore: "Questo secondo volume dell'Epistolario si estende dal 12 Settembre 1780 al 7 Agosto 1788, e raccoglie quattrocentoundici lettere (di cui centottantasette scritte da Volta, centottantacinque indirizzate a Volta, trentanove scambiate fra altri corrispondenti) ed inoltre nove appendici di documenti e sedici tavole illustrate fuori testo. Se il primo volume porta il lettore a rivivere le vicende del lungo cammino che, pur non sempre agevole perché non sempre favorito da uomini o da circostanze, condusse Volta, dalle prime prove di giovane fisico, a conquistare, con l'invenzione dell'elettroforo, con la scoperta dell'aria infiammata delle paludi, con la invenzione della pistola e dell'eudiometro, posizione eminente tra gli scienziati più celebri del mondo; questo secondo volume ci presenta un Volta ansioso di conoscere in vivo sia le cose della natura, sia gli uomini che allo studio di essa si dedicano, sia infine il loro pensiero. Un Volta che invece di godersi una placida vita, quale ormai gli assicuravano la nomina a professore dell'Università di Pavia e la raggiunta celebrità internazionale, si dà a lunghi viaggi, due volte, nell'80 e nell'87 in Emilia e in Toscana e tra l'81 e l'82 in Francia, in Belgio, in Olanda, in Inghilterra, e due anni appresso in Germania, pur di vedere, di apprendere, di calmare in un qualche modo la sete di conoscere che gli ardeva dentro. E ovunque si rechi, ovunque si fermi, con chiunque parli, discuta, sempre, pensiero fisso sono i suoi studi, polarizzati, in questi anni, sulla chimica pneumatica e sull'elettricità. Sì, passeranno sullo scenario illuminato dell'Epistolario, uomini di corte, donne intellettuali, scienziati di gran nome, fanciulle ammiratrici, ricevimenti, visite di dovere, questioni e lutti familiari, città e campagne, noie accademiche e scolastiche ...; ma sotto sotto tu vedi, senti, capisci che tutto ciò è accidentale, occasionale, e che una sola è l'aspirazione, l'inquietudine profonda dell'Uomo: quella di accrescere la sua esperienza e la sua conoscenza. (...)" GIOVANNI POLVANI.