CRONACA DI BOLOGNA Fuori commercio
Enrico Bottrigari

CRONACA DI BOLOGNA

Volume primo (1845-1848)

Prima edizione

A cura di Aldo Berselli
  • 1960
  • Note: Volume I e II, 1960; Volume III, 1961; Volume IV, 1962. Ritratto fotografico di E. Bottrigari in antiporta. Introduzione di Aldo Berselli, giugno 1960. "Fonti e ricerche per la storia di Bologna" collana diretta da Luigi Dal Pane. "Ad oltre un secolo di distanza dagli anni in cui il suo autore veniva pazientemente compilandola, vede oggi la luce a cura di Aldo Berselli, nella collana "Fonti e ricerche per la storia di Bologna" diretta da Luigi Dal Pane, un'opera di fondamentale interesse per gli studi sul nostro Risorgimento: la celebre "Cronaca di Bologna" di Enrico Bottrigari. Un'opera che nacque da un proposito umile e ambizioso insieme: "Trascriverò e terrò conto delle cose più importanti che accadono o saranno per accadere in Bologna -annunciava, a mo' di prefazione, il Bottrigari- più a modo di giornale che di cronaca; quantunque con questo nome io abbia voluto intitolare lo scritto, per quella qualunque successione degli avvenimenti, che, sebbene a quando a quando possa venire interrotta da disparate cose, troverà però il necessario sviluppo nel corso della narrazione." La 'Cronaca' abbraccia un periodo carico di storia: quello che va dal 1845 al 1871, dai moti patriottici che precedettero la prima guerra d'indipendenza alle luminose conquiste della seconda fase della lotta risorgimentale. Avvertiva il Bottrigari, nella premessa con cui chiariva ai posteri le ragioni della sua fatica, che non avrebbe mancato di notare "tutto ciò che si riferisce alla nostra industria ed ai nostri commerci; parlerò -soggiungeva- de' Corpi Accademici, delle nuove costruzioni, dell'applicazione delle moderne scoperte, e di quelle che per avventura potessero trarre origine fra noi. Non tacerò delle opere drammatiche degne d'essere ricordate, de' Teatri, della condizione delle Arti belle, non che de' progressi delle scienze. Farò cenno degli straordinari cambiamenti meteorologici, dell'igiene pubblica e delle malattie predominanti nella Città. Finalmente -dichiarava, scoprendo a un tratto il suo cuore di patriota- nel tenere discorso della situazione nostra politica e sociale, in relazione all'autorità, che ora barbaramente governa lo Stato e questa Provincia, avrò occasione di narrare frequentemente casi e fatti non nostri: in particolar guisa quando siano per richiederlo que' rapporti che Bologna potesse avere colle altre parti d'Italia, o colla generale politica d'Europa.". Di qui, la grande importanza della 'Cronaca' del Bottrigari: che non si limita a registrare soltanto (e sarebbe pur già un notevolissimo merito) i fatti accaduti entro l'ambito delle mura cittadine, ma abbraccia anche avvenimenti nazionali, o addirittura internazionali, e li descrive, li interpreta, li commenta con una precisione, uno scrupolo, un fervore, ed anche con una vivezza e agilità di linguaggio, che costituiranno per molti un'autentica sorpresa." Da «Laboravi fidenter» n. 14, maggio 1960.