Chronica volgare di anonimo fiorentino già attribuita a Piero di Giovanni Minerbetti" Fuori commercio

Chronica volgare di anonimo fiorentino già attribuita a Piero di Giovanni Minerbetti"

Tomo XXVII, parte II, fascicolo 2

Prima edizione

A cura di Elena Bellondi
  • 1917
  • Note: "Rerum Italicarum Scriptores. Raccolta degli Storici Italiani dal cinquecento al millecinquecento ordinata dal L.A. Muratori. Nuova edizione riveduta, ampliata e corretta con la direzione di Giosue Carducci e Vittorio Fiorini". In 4°, in carta a mano. In Città di Castello coi tipi di Scipione Lapi. Da pag. 113 a 224. È il primo volume della raccolta stampato dalla Casa Zanichelli. I precedenti furono stampati dall'editore Scipione Lapi a Città di Castello. La Casa Editrice N. Zanichelli di Bologna inviando agli abbonati ed ai librai i fascicoli 151-154 dei R.R.I.I.S.S. diramò questa circolare: "Giosue Carducci con una Prefazione, che è modello ammirato di sicura e profonda dottrina e di sobria semplicità, nell'aprile del 1900 aprì la via ad una nuova edizione della nostra maggiore raccolta delle fonti narrative di storia medievale italiana - i "Rerum Italicarum Scriptores" di A. Muratori - che sotto la direzione sua e di Vittorio Fiorini usciva alla luce in Città di Castello coi tipi di un editore innamorato dell'arte sua, ma povero quanto ardimentoso, Scipione Lapi. - Volle il Carducci che la rinnovata collezione muratoriana fosse dedicata alla "Maestà della Regina Margherita tra la storia antica dell'Italia e la novissima stella ferma candida propiziatrice", e che, pur rinfrescando e ampliando con criteri moderni l'originario corpo composto nel Settecento dal dotto erudito modenese, essa dell'antico conservasse l'ordinamento esteriore e il nome glorioso e fosse, di fronte a tanto affaticarsi di ricercatori e di editori stranieri sulle nostre antiche scritture storiche, schietta affermazione di italianità e si offrisse campo aperto all'attiva operosità di giovani come di provetti cultori delle discipline storiche fra noi. - Come, dopo quasi vent'anni di vita non interrotta, attraverso non lievi contrasti e non poche e sempre nuove difficoltà materiali e morali, la colossale impresa che nel 1903, al Congresso internazionale di Scienze Storiche di Roma, parve superiore alle forze di privati cittadini, abbia mantenuto fede al programma segnatole da Giosue Carducci, lo attestano i 150 fascicoli finora pubblicati, la bella schiera di valorosi collaboratori che, raccolti attorno a Vittorio Fiorini - rimasto quasi subito solo a dirigerla - hanno curato l'edizione dei 98 testi che già formavano corpo nella Raccolta, l'uso generale che dei suoi volumi fanno gli studiosi di tutte le nazioni, il premio Bressa di L. 10.000 destinato a premiare l'opera più ragguardevole pubblicata in Italia nel quadriennio 1909-1912, premio che la R. Accademia delle Scienze di Torino non esitò a conferirle nel 1914. La nostra Casa, che si gloria di avere la proprietà delle opere di Giosue Carducci, desiderò di aggiungere alle altre sue, anche questa che, nata sotto gli auspici di Lui, ne conserva nel nome e nel programma le alte idealità di studioso e di italiano. Al desiderio ha volentieri consentito l'Amministrazione benemerita che fino ad oggi ne hanno retto le sorti, lieta di meglio assicurare per tal modo la continuazione e il compimento di un'opera che è costata così lunghe cure e tanti sacrifici.": NICOLA ZANICHELLI, Bologna, maggio 1917. E aggiungeva Vittorio Fiorini: "La notizia della nuova fase in cui, mercé questi accordi, entra la vita, ormai non più breve e già più volte fortunosamente provata, della nuova edizione muratoriana, sarà certo accolta dai suoi abbonati e dai fedeli collaboratori collo stesso vivo compiacimento che l'animo mio prova nel darne l'annuncio. - Poggiata sulle solide basi dell'antica e forte Casa Editrice bolognese, la Raccolta - che nelle turbinose vicende dell'ora presente s'è trovata coi tenui mezzi suoi a lottare contro tutte le molteplici difficoltà che adesso incontra la produzione libraria ed è riuscita a superarle così da mantenere finora regolarmente i suoi impegni i quali erano prima la carta, la composizione, il numero dei suoi fascicoli - la Raccolta, dico, può con occhio più sicuro e con animo più tranquillo guardare l'avvenire, se le continuerà, come non v'è ragione di dubitarne, l'appoggio che finora l'ha assistita, dei patroni, degli amici, degli studiosi, e del Governo. A Cesare Zanichelli, buono ed affettuoso amico dei primi anni, il quale mosso da un'alta idealità sua, provocò per primo questi accordi, ma non poté vederli compiuti, perché la morte calò improvvisa a troncargli la vita operosa, va in questo momento il mio pensiero commosso; ai suoi collaboratori e successori nella direzione della Casa Editrice, che porta ancora il nome onorato del nome del padre di lui, l'animo mio grato.": V. F