Ça ira Fuori commercio
Giosue Carducci Nobel

Ça ira

con commento storico-letterario di Demetrio Ferrari

Nuova edizione

A cura di Demetrio Ferrari
  • 1920
  • Note: In 16°, pp.VI-190. La prima edizione uscì nel 1911 in Cremona per i tipi della Ditta P. Ferzi e C. "In questa ristampa trovo opportuno premettere che le ricerche intorno alle fonti del "Ça ira" sono: MARGHERITA BUONI-FABRIS: "La genèse et les sources françaises du "Ça ira" de G. C.", Lucca, tip. Baroni, 1900. - G. PORTIGLIOTTI: "Spunti e motivi del Michelet nel "Ça ira" di G. C.", «Scena illustrata», a. XIV, n. 1, 10 gennaio 1909. - A. JEANROY: "Giosue Carducci", 1911 cap. VII. - G. MAUGAIN: "Giosue Carducci et la France", Paris, Champion. 1914. Questo autore, non riscontrando perfetto accordo fra i tre critici precedenti, determina, nel paragrafo 215 del suo volume, ciò che il poeta italiano deve al Michelet, al Blanc e al Carlyle.- B. CROCE: «La Critica», 20 luglio 1910 ove l'autore (cap. IV delle "Reminiscenze e imitazioni nella letteratura Italiana durante 2 ª la metà del secolo XIX"), trattando del Carducci, dà un estratto del lavoro del Portigliotti, cita i passi del Carlyle relativi al "Ça ira" e qualche altro - L. DI SAN GIUSTO: "Ancora le imitazioni carducciane" in «Fanfulla della domenica», 19 settembre 1909. [Contiene i raffronti del Carlyle]. Ora in questo commento che riproduce alcune lezioni fatte sul "Ça ira", nella Università popolare di Cremona, la primavera del 1907, erano già contenuti i richiami agli storici francesi citati dal poeta come gl'ispiratori dei suoi sonetti ("Confessioni e battaglie", 3°, 204). Io però citai e cito, nella presente impressione, i passi storici corrispondenti solo per dimostrare la veridicità delle immagini carducciane, le quali sono ricavate dal poeta proprio dai racconti storici da lui indicati. Secondo me non sono le frasi e le immagini carducciane del "Ça ira" veri spunti, motivi, fonti (quasi plagi, come par li vorrebbe ritenere qualcuno dei critici precitati), ma sibbene perfette corrispondenze tra i fatti raccontati dallo storico e le frasi con cui il poeta li ha espressi, attenendosi alla veste loro data nella storia stessa. (Cfr. pag. 49 e 67). (...)": DEMETRIO FERRARI.