ATLANTE DI GAIA Fuori commercio

ATLANTE DI GAIA

Un pianeta da salvare. A cura di Norman Myers. Per chi pensa oggi al mondo di domani

Edizione 1987

  • 1987
  • Note: Rilegato 1987; Brossura 1988. Prefazione di David Bellamy, con la collaborazione di Uma Ram Nath e Melvin Westlake. Dedica: "Questo libro è dedicato ai poveri del mondo, a tutti coloro ai quali è negata la propria parte delle grandi risorse della Terra. E a Jim Lovelock, che per primo, con la sua Ipotesi di Gaia ci ha fatto capire come potremmo abitare un pianeta 'vivente'. Gaia, nell'antica Grecia, era la Dea della Terra." QUESTO LIBRO Non è un atlante come tanti altri; la sua funzione è quella di illustrare con mappe e grafici un pianeta vivente e analizzarlo mentre si trova a un punto critico della sua storia: il momento in cui una specie, la nostra, minaccia di spezzare l'equilibrio dei sistemi di sopravvivenza portandoli all'esaurimento. Questo libro illustra le crescenti divisioni all'interno della famiglia umana, ma ci dice anche che abbiamo la possibilità di modificare il nostro destino e provvedere meglio al nostro futuro. Questo Atlante costituisce il primo tentativo di affrontare tale gravoso impegno. Riordina la massa dei dati disponibili sull'ambiente, le previsioni statistiche, le opinioni e le soluzioni spesso contrastanti in una struttura semplice e coerente. L'opera si divide in sette sezioni: "la Terra", "Oceano", "Le risorse", "L'evoluzione", "L'uomo", "Civiltà", "Gestione"; ognuna di queste viene considerata da tre punti prospettici: risorse potenziali, crisi e alternative gestionali. Questa struttura ci permette di esaminare ogni settore critico e di valutarne la situazione: considera per prima cosa ciò che esso ha da offrire; individua dove, come e perché le cose non funzionano a dovere; e infine ci aiuta a trovare la strada giusta per rimettere le cose a posto ricorrendo a una vasta gamma di strategie alternative. Questa formula analitica, più che una struttura per un libro, ci offre un possibile approccio alla gestione del nostro pianeta. Noi speriamo ardentemente che essa possa spronarci a un dibattito globale sempre più approfondito sulle prospettive del nostro futuro. Nota del curatore: "La storia di come è stato creato questo libro vale decisamente la pena di essere raccontata. Nel pomeriggio di una bella giornata estiva, un incaricato della casa editrice Gaia Books venne a trovarmi a Oxford per espormi l'idea di un Atlante... un progetto di così vasta portata che suscitò immediatamente il mio entusiasmo. Sarei stato disposto, mi chiese la Gaia Books, a dirigere l'intera opera ? Da allora questo Atlante ha dominato le ore lavorative di tantissime persone, sottoscritto compreso. Come ovviamente si addice a un'impresa così impegnativa per concezione e per mole, alla sua preparazione ha preso parte un numero enorme di collaboratori, consulenti, organizzazioni e ricercatori, generando un'infinità di discussioni che a volte hanno raggiunto il calor bianco. I punti di vista espressi in questo volume, che non sono necessariamente i miei personali, rappresentano il più ampio ventaglio di opinioni e analisi che si sarebbe potuto raccogliere. In linea generale abbiamo sempre cercato di arrivare a un consenso pressoché unanime e dove ciò non è stato possibile abbiamo inserito anche i punti di vista di maggior peso. Abbiamo setacciato, riordinato, controllato e ricontrollato dati di ogni genere; abbiamo ricercato soluzioni grafiche; abbiamo penato su quei dati che apparivano contrastanti e abbiamo sottoposto i testi a numerosissimi lettori. A volte ci siamo trovati di fronte a statistiche decisamente tetre che ci hanno creato momenti di intensa depressione; ma, man mano che il libro prendeva forma e si trasformava in una cosa viva, il nostro morale si è risollevato, perché nelle sue pagine trasparivano anche nuove iniziative ed elementi di speranza. Come gestore di un intero pianeta, tuttavia, la razza umana ha ancora tanta strada da percorrere. Così noi abbiamo scoperto che, nonostante l'immensa mole di dati disponibili, ci sono ancora troppi settori d'importanza critica di cui sappiamo poco, di cui teniamo in eccessiva considerazione le cose sbagliate, o per i quali disponiamo solo di stime approssimative. Il lettore vedrà da sé quanto incompleta è l'immagine che offre del nostro mondo questo Atlante, un mondo che ogni giorno noi trasformiamo sempre più fino a renderlo irriconoscibile. La nostra storia si conclude quindi con un appello: scrivete a noi della Gaia Books per comunicarci quali sono gli aspetti del nostro mondo che ritenete potrebbero essere più compiutamente illustrati in questo Atlante. L'équipe di Gaia non chiede di meglio che di pubblicare una seconda edizione riveduta e corretta." NORMAN MYERS, agosto 1984. Traduzione di: Bellomi Antonio, I capitoli "La Terra" e "Le Risorse" sono stati tradotti da Laura Serra Titolo originale dell'opera: Gaia Gaia Books Limited, Londra, 1985