AMBIENTE Fuori commercio
Mirena Bernardini Stanghellini

AMBIENTE

Materiali interdisciplinari per la scuola media

Prima edizione

  • 1975
  • Note: Ambiente 1 , Ambiente 1+ Epica , Ambiente 2 , Ambiente 2+ Epica , Ambiente 3 , Ambiente 3+ Epica , 100 Piste di lettura attraverso Ambiente , ESTRATTI: Storia e Libertà , Linguaggi e comunicazioni sociali , Lavoro e tecnica , Gli esclusi , Comunità educante , Ambiente naturale , Abitare . Dedica: "a Giampiero, Luca e tutti i ragazzi curiosi." "L'idea di partire dall'ambiente naturale nel compilare un'antologia italiana (di solito si parte dall'ambiente familiare o scolastico) è sorta in me proprio spontanea perché -visto che i grandi si muovono con lentezza- è necessario siate voi ragazzi a prendere coscienza che la natura -animali e piante- è veramente in pericolo. L'uomo non è il re del creato. È un animale come tutti gli altri, con una sola differenza: un'intelligenza più sviluppata o diversamente sviluppata. Ma se è intelligente, se è cosciente di esserlo, proprio perciò deve impegnarsi per salvare gli altri esseri viventi, e non per distruggerli. Credo inoltre che non si possa imparare ad amare, se non si impara prima ad osservare il mondo che ci circonda. "Se non hai il senso della natura, non scriverai mai un rigo degno di nota" ha detto Isaak Babel, in un brano che non a caso trovate anche in quest'opera. E come si può non essere d'accordo? Se fin da ragazzi preferiamo vedere volare libero un passero nel cielo, piuttosto che chiuderlo in gabbia; sarà più facile diventare uomini capaci di rifiutare l'ingiustizia e lo strapotere nei confronti dei propri simili, ponendo al servizio della solidarietà l'uso della ragione umana. Ambiente naturale dunque, e accanto all'ambiente naturale quello umano: famiglia scuola società, coi loro molteplici aspetti, coi loro problemi. Ognuno di noi vive in mezzo agli altri e le difficoltà degli altri sono anche le nostre. Bisogna conoscerle, per tentare insieme di risolverle. Ma quasi sempre per capire una situazione bisogna risalire alle origini. Si parte sempre dal fatto presente per cercarne le radici nel lontano passato. Anche i cavernicoli, anche gli ittiti o gli etruschi erano uomini: vissero, e in quanto vissero è giusto imparare a conoscerli nelle loro idee, nei loro bisogni. Come loro è giusto conoscere e amare tutti gli altri: quelli che vissero migliaia di anni fa, quelli che vivono oggi, non importa dove (ai poli, all'equatore) qualunque sia il colore della loro pelle, sentiamoli come noi -uguali a noi-, e ribelliamoci al fatto che nel XX secolo ci siano popoli sterminati dalla fame, dalle malattie, dall'odio razziale, dalla violenza del più forte. Per questo "Ambiente" vi porta canti, miti e leggende di popoli di cultura primitiva o lontana nel tempo, e canti dialettali espressi nella lingua parlata dalla gente di ogni nostra regione. Un modo di comprendere per amare... E poi perché scopriate che non esiste una sola cultura con la maiuscola, quella europea e in particolare quella delle classi al potere da sempre. C'è anche un'altra cultura tutta da scoprire, quella dei popoli finora considerati 'selvaggi' e quella dei contadini, degli artigiani, la cultura del lavoro insomma, che è tutta da riscoprire nei suoi valori essenziali. Perché il sottotitolo "materiali interdisciplinari"? Perché il sapere non è fatto di compartimenti stagni: suona il campanello e voi riponete il libro di scienze per tirare fuori l'antologia; suona di nuovo, e voi mettete da parte l'antologia italiana passando alla lezione di matematica, semplicemente come se montaste la cassetta nel registratore. Ma voi non siete dei registratori, voi non dovete soltanto imprimervi meccanicamente nel cervello ciò che ascoltate, come in un nastro. L'antologia, come ogni altro libro del resto, vuole e deve essere un punto di partenza, uno stimolo, che lascia poi a voi l'iniziativa di fare, discutere, ragionare, tirare le somme su tutti i problemi che la vita di oggi e di ieri vi mette innanzi. Per questo vi suggeriamo tanti spunti di lavoro individuale e di gruppo, di ricerche cioè da compiere insieme fra di voi e con i vostri insegnanti. È chiaro che ogni disciplina ha un suo rigoroso metodo di indagine, ma tutte quante hanno in comune un unico obiettivo: fare di voi esseri che pensano con la loro testa e cercano di spiegarsi perché un fatto è andato così ma poteva andare anche altrimenti, una cosa è così ma poteva essere anche diversa. Non accontentatevi mai, dunque, di ciò che può sembrar vero a prima vista, risalite alle origini, osservate, confrontate, indagate, non credete agli slogan (uccidono il pensiero), dubitate delle conclusioni troppo facili; il dubbio metodico e la ricerca di documenti vi guidino nello studio della storia, così come l'osservazione del reale vi guidi nella ricerca scientifica (formulata una ipotesi, verificatene più volte i risultati attraverso esperimenti). E avanti così, per non essere dei robot ma uomini che vogliono camminare con gli altri uomini, coscientemente e responsabilmente. Desidero ringraziare in questa sede, per la preziosa collaborazione ricevuta, Ilaria Rosellini e Giuseppina Rossetti." MIRENA BERNARDINI STANGHELLINI, Presentazione.