Chiara Besso Matteo Lupano
ART. 121-162
Atti processuali
- Commentario del Codice di Procedura civile
- 2016
Il volume raccoglie il commento alle disposizioni del titolo VI del primo libro del codice di rito, che detta la disciplina generale dell’atto processuale civile. Il titolo è infatti articolato in tre capi, dedicati, rispettivamente, alle forme degli atti, ai termini e alla nullità. Il processo non è altro che la somma dei suoi atti, somma che culmina nella pronuncia della decisione della lite. I principi che regolano la materia rivestono quindi grande interesse non solo teorico, ma anche applicativo, venendo ad incidere – per i profili relativi alla fisiologia e soprattutto alla patologia dell’atto – sul diritto della parte a ottenere la decisione nel merito sulla pretesa fatta valere.
La disciplina generale dell’atto è stata oggetto nel corso degli ultimi anni di continui e profondi mutamenti, normativi e giurisprudenziali. Basti pensare ai cambiamenti strutturali subiti dalla sentenza ed all’utilizzo sempre più frequente delle forme dell’ordinanza e del decreto per i provvedimenti decisori; alle conseguenze dell’introduzione del processo civile telematico; all’importanza crescente assunta dall’istituto della rimessione in termini.
L’opera si sofferma con particolare attenzione sulla disciplina delle comunicazioni e delle notificazioni, prendendo in esame le svariate questioni ancora irrisolte e i più recenti orientamenti giurisprudenziali, specificamente in tema di nullità, inesistenza e collocazione nel tempo degli effetti della notificazione.
La materia, nel complesso, viene affrontata con l’intento di fornire al lettore un quadro del «diritto vivente» senza perdere di vista il canone fondamentale dettato dal legislatore, ossia il principio di strumentalità: quello che conta non è la forma in sé, ma lo scopo per il quale la forma dell’atto è dettata e sanzionata.