UNA BETULLA PER LA PIO Fuori commercio
Marcello Ceccarelli

UNA BETULLA PER LA PIO

Appunti per insegnare la fisica (o per tentare di dimenticarla)

Prima edizione

  • Collana: Saggi Zanichelli
  • 1968
  • Note: Sovracoperta di Concetto Pozzati. Disegni della Pio (Paolina Ceccarelli). Ristampa anastatica, Zanichelli 2002. "Evviva. Abbiamo i divulgatori italiani e gli editori italiani li pubblicano, anche. Sono ormai tanti anni che andiamo sottolineando -e magari siamo monotoni- il fatto che gli editori italiani quando si tratta di scienza e di divulgazione scientifica ricorrono in maniera quasi costante ad autori stranieri ben collaudati. La risposta che ci è venuta quasi sempre è che gli italiani, specie gli scienziati che abbiano qualche autorità, non sanno o non vogliono divulgare, attaccati come sono alle forme della tradizione accademica. In linea di massima questo può essere vero. Ma ci siamo sempre rifiutati di credere che non si possa trovare da noi gente capace di spiegare chiaramente a tutti quello che succede nei campi della scienza. Non era una fede immotivata la nostra, perché l'avevamo acquistata in centinaia e centinaia di colloqui e di interviste. Pare che avessimo ragione. Abbiamo qui sul tavolo un libretto dell'editore Zanichelli con una copertina beat e sopra il nome di Marcello Ceccarelli, professore di fisica generale all'Università di Bologna e direttore del radiotelescopio di Medicina, da lui stesso progettato e realizzato. Un nome, dunque, con tutte le carte in regola verso gli 'addetti ai lavori' e che ora dimostra di averle in regola anche nei nostri confronti, di uomini della strada. Ceccarelli ha scritto il secondo volume di una collana che al numero uno vede il libro di un altro italiano, Emilio Gagliardo, e al numero tre un lavoro di Isaac Asimov, ben conosciuto in tutto il mondo. Una collana di saggi che l'editore presenta come "libri di cultura, senza finalità didattiche o tecniche, ma con lo scopo di presentare delle idee che si muovono sulla zona di confine tra la cultura generale e le materie specifiche". Non si parla, dunque, di divulgazione dichiarata: eppure nulla ci pare tanto divulgativo quanto questo discorrere di idee generali. Il titolo è "Una betulla per la Pio" con un sottotitolo che dice "Appunti per insegnare la fisica (o per tentare di dimenticarla)". Il tono può sembrare a prima vista troppo elementare, con quella continua rincorsa al meraviglioso che è in ogni piccola cosa. Invece, il meccanismo del discorso è tutt'altro che infantile..." ANTONIO DE FALCO, «Il Giorno», riportato in «Zanichelli Scuola» n. 37, marzo 1969.