SCIENZA DELLA TERRA Fuori commercio
ESCP - Earth Science Curriculum Project

SCIENZA DELLA TERRA

Corso sperimentale di geografia generale per le scuole secondarie superiori

Prima edizione

A cura di Delfino Insolera
  • 1974
  • Note: Volume A , Guida per gli insegnanti 1976; Volume B ; Volume C . Edizione italiana a cura di Delfino Insolera. Progetto grafico e copertina: Albe Steiner. Presentazione di Felice Ippolito. "Che cosa è il corso E.S.C.P. 1 L'E.S.C.P. è un corso di scienza della Terra (più precisamente, un corso sperimentale di geografia generale per le scuole secondarie superiori). Perché questa nuova espressione, 'scienza della Terra'? In parte essa comprende sì la vecchia geografia generale, ma soprattutto designa una scienza nuova, perché le sue basi sono un acquisto recente della cultura scientifica (degli ultimi dieci, quindici anni). La novità consiste nel considerare la Terra come un sistema, nel senso strutturalistico del termine, dove tutto è in interazione reciproca: il sistema è dinamico ed è costituito da una serie di vicende che si possono estendere a tutto l'insieme della Terra. Si può osservare che questa consapevolezza nasce in un momento in cui la civiltà umana acquista coscienza della sua dimensione planetaria. Lo studio della Terra è poi uno studio sperimentale come tutti gli altri studi naturali: non è più descrittivo o contemplativo; e quindi il modo di affrontarlo non deve essere enunciativo-dogmatico, ma problematico, aperto, sperimentale appunto, e induttivo. Infatti il corso è ricco di ricerche e di domande, configurando una specie di colloquio continuo col lettore. 2 Il corso americano è in un solo volume. L'edizione italiana invece lo divide in tre, non arbitrariamente: il primo volume, che esce ora, esaurisce la parte generale, o scienza della Terra, ed è una descrizione funzionale della 'macchina Terra'; il secondo e terzo volume comprenderanno la storia della Terra (paleontologia ed ere geologiche) e l'astronomia, che sono considerate, nella 'filosofia ' del corso, la prima come l'antefatto, la seconda come l'ambiente esterno in cui si trova la Terra e con cui è in interazione. Accompagna il corso una guida per l'insegnante, dotata di vari suggerimenti per la gestione didattica del corso. Nel passaggio dalla edizione originale alla edizione italiana è stato fatto un adattamento, per tre motivi. Si è voluto infatti tener conto: a. delle ultime informazioni, successive all'elaborazione del libro (vi sono acquisizioni del 1973); b. del diverso ambiente italiano, e della necessità di esemplificazione con argomenti reperibili in Italia, salvo certi esempi evidentemente insostituibili; c. delle esigenze della scuola italiana (programmi, orari, abitudini), entro limiti che non snaturassero l'impostazione metodologica del corso. Questo adattamento è opera di un gruppo di esperti universitari: Franco Francavilla e Mario Ciabatti, geografi generali; Alberto Castellarin e Marco Del Monte, geologi; Marcello Manzoni, geologo ed esperto di paleomagnetismo; Gian Clemente Parea e Franco Ricci Lucchi, sedimentologi; Ottavio Vittori, fisico dell'atmosfera; Fiorenzo Mancini, pedologo. 3 La struttura del primo libro comprende un prologo e tre unità fondamentali: la prima introduce agli strumenti e alle idee che servono a studiare la Terra (accenna alla forma e alle dimensioni della Terra, ai tipi di fenomeni fisici e chimici che vi si notano); la seconda e la terza isolano le due maggiori serie di eventi che si riscontrano sulla Terra, il ciclo dell'acqua e il ciclo delle rocce. Ogni unità è divisa in paragrafi, alcuni manualistici, altri con progetti di esperimenti eventuali, ricerche e proposte di lavoro pratico, domande. Alla fine di ogni capitolo, si trovano cenni ai problemi aperti, irrisolti (si intende far sapere anche ciò che ancora non si sa), riassunti, problemi graduati, una bibliografia reperibile in italiano. Il volume è riccamente illustrato con foto e disegni in bianco e nero e a colori. Il corso ha come spina dorsale una serie di attività sperimentali. Non si tratta di semplici esperimenti, cioè di verifiche di una legge, ma di prove a fare liberamente una certa cosa: si osserva quello che si vede e poi si risale a qualche principio generale. Molti esperimenti sono 'modelli', che simulano fenomeni della natura. Ad esempio il modello di un fiume: un fiume che scorre in una gola, si allarga in una pianura, sfocia in un lago, forma alla fine un delta. Per cui, al limite, anche se non c'è tempo di fare tutto, non bisognerebbe mai eliminare gli esperimenti. Un corso potrebbe consistere solo nella realizzazione degli esperimenti, mentre il testo del libro potrebbe semplicemente essere letto, funzionando come supporto, peraltro problematico. L'attrezzatura richiesta per questi esperimenti è molto modesta: sono oggetti comuni, rintracciabili facilmente ovunque." Da «Zanichelli Scuola» n. 50, primo semestre 1974. Traduzione di: Donini Pier Giovanni Titolo originale dell'opera: Investigating the Earth Houghton Mifflin Company, 1967