Note:
In 16°, pp. 16.
Parole pronunciate dal Cantù il 20 ottobre 1872 in un banchetto a Vignola festeggiandosi il secondo centenario di Lodovico Muratori - "(...) Se vedessimo comparire fra di noi il prevosto Muratori, non evocato da spiritisti, ma in petto e in persona, come i Modenesi lo vedevano ogni giorno passare dalla sua Pomposa al suo archivio. Che festa! che tripudio! come tutti vorrebbero averlo veduto, salutato, baciatogli la mano! E perché? perché è morto. Sinché fu vivo, l'avran lasciato passare senza nemmeno salutarlo o conoscerlo, qualche impiegato I'avrà guardato forse d'alto in basso. È dunque vero che per essere grande domani, bisogna morir oggi? (...)"