Nosologia e psicologia Fuori commercio
Augusto Murri

Nosologia e psicologia

  • 1923
  • Note: In 8°, pp. XV-210. "(...) Questo mio scritto non ha altra mira che quella, s'è possibile, di far qualche mente nuova. In un argomento così complesso ed oscuro, qual è la vita sana e, ch'è più, la vita malata, servono di più pochi, ma precisi ed esatti concetti, che una farragine d'idee false e sconnesse, che il volgo può anche battezzare per sapienza. La critica, che può servire a sceverare le une dalle altre, non è perciò cosa tanto da poco, come appare. Questo vale sopra tutto per chi esercita l'arte salutare. Quanti medici pratici non me l'han detto! Già; non ogni coltura s'attaglia ad uno stesso terreno. La Clinica non è una pianura, su cui ogni anno s'affonda l'aratro e su cui l'agricoltore sparge i semi, che la pioggia e il sole feconderanno: è un'erta, dove la selva riappare sempre, come se fosse immutata: però, riguardandola a grande distanza di tempo, si scorge che le radici degli alberi annosi son diventate più salde e più profonde, che le cime, benché sbattute dai venti più furiosi, son sempre più alte e dritte verso il cielo. Noi abitiamo questa selva secolare severa e fedele": AUGUSTO MURRI. "Son io, che debbo molte grazie a lei per le cure date al mio libro. - Dal mio caro amico Gnudi ho sempre saputo con quali sollecitudini ella aiutò lui e me. Sarebbe viva compiacenza per me, se il libro trovasse favore e desse compensi adeguati a coteste sollecitudini.": AUGUSTO MURRI a OLIVIERO FRANCHI, Bologna, 16 gennaio 1924.