MANUALE DI PRONUNCIA ITALIANA Fuori commercio
Luciano Canepàri

MANUALE DI PRONUNCIA ITALIANA

con un Pronunciario di oltre 30 000 voci e due audiocassette C45

Prima edizione

  • 1992
  • Note: Presentazione: "Questo manuale fornisce la buona pronuncia: non solo quella tradizionale, ma anche quella moderna, con varie gradazioni d'accettabilità. Indica, inoltre, le varie pronunce da evitare e quelle particolari. Tutto ciò è sempre messo in rapporto anche con le pronunce regionali tipiche. Fornisce le regole aggiornate per la pronuncia di e, o, s, z e per l'accento. Tratta anche dell'intonazione e dell'interpretazione adeguata delle frasi e di brani interi, fino all'interpretazione espressiva e artistica. Il testo e le due cassette allegate (registrate da due attori professionisti) spiegano, quindi, le vocali e le consonanti, la sillaba, l'accento, l'enfasi e la durata, oltre al cosiddetto rafforzamento sintattico (però ridefinito e reimpostato, per distinguerlo da altri fenomeni simili, ma ben diversi, troppo spesso confusi insieme). Uno spazio molto ampio è dato, poi, a due aspetti fondamentali ma, abitualmente, ignorati o trattati in modo sbrigativo e, perfino, errato: l'intonazione e la parafonica, con 238 esempi di stati d'animo e situazioni comunicative. Mostrano, inoltre, come si fa di solito - e come invece si dovrebbe fare - una lezione o una conferenza, una relazione o una lettura 'pubblica', passando poi anche all'interpretazione di generi letterari diversi, dalla poesia alla fiaba, dalla tragedia alla lettera personale. Il libro è destinato sia agli italiani che agli stranieri - tanto più che, oltre alla parte manualistica vera e propria, comprende un ricco repertorio, il Pronunciario (capitolo 9), che contiene circa 30.000 parole (anche straniere) con numerose varianti: nomi comuni e propri, cognomi e toponimi, marche e prodotti, tutti accompagnati dalla trascrizione secondo l'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA) per mostrare in modo adeguato come sono effettivamente pronunciati. . Il metodo fonetico impiegato è piuttosto semplice, anche se rigoroso; e darà senz'altro buoni risultati, in misura proporzionale all'impegno di ciascuno, perché si basa su ciò che ognuno di noi fa già ogni giorno in modo spontaneo, ma non ancora consapevole. È un gioco e una sfida insieme, che può portare chiunque alla vera libertà di poter scegliere, in ogni momento, come pronunciare, senza restare imprigionati in un'unica possibilità effettiva - spesso insoddisfacente - mantenuta con rassegnazione, perché beffati dalla falsa convinzio-ne che non si possa fare nulla per cambiare e per migliorarsi o, almeno, per 'depeggiorarsi'. Come abbiamo detto, è anche un gioco, un..: Fonòpoli, che si potrebbe efficacemente condensare in "Dimmi come pronunci e ti dirò chi sei". Utilizzando, infatti, richiami ad attori famosi e ai loro repertòri, oltre che elementi anche di pronunce regionali o straniere e applicazioni pratiche di fonetica e tonetica, è possibile divertirsi imparando qualcosa di utile, che può permettere d'approfondire la conoscenza di noi stessi e degli altri, facendo anche nuove amicizie. (...) Questo manuale, che è basato sull'esperienza dei 'professionisti della voce' (cioè degli attori, doppiatori, presentatori e annunciatori), fornisce indicazioni preziose per chi debba o voglia parlare in pubblico, con responsabilità e senza sfigurare ma, soprattutto, senza rovinare irrimediabilmente ciò che dirà. È, perciò, destinato, non solo ad aspiranti attori, doppiatori, presentatori e annunciatori, ma anche e, forse, soprattutto a insegnanti, intellettuali, esperti, critici, conferenzieri, giornalisti, cronisti, avvocati, professionisti, politici, diplomatici, predicatori, cantanti d'opera (e di canzoni), interpreti simultanei, guide turistiche... oltre che, ovviamente, agli stranieri. La presentazione di quest'argomento è qui solo abbozzata. Se ne troverà, infatti, un'utile continuazione nel capitolo 0: L'approccio, sùbito dopo quello che raggruppa sinteticamente i simboli." LUCIANO CANEPARI, Università di Venezia, giugno 1992.