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Massimo Maggini Letizia Vignozzi

MADE IN ITALY

Corso di lingua e civiltà italiane per stranieri. Livello elementare e intermedio

Prima edizione

  • 1990
  • Note: Libro dell'allievo , Audiocassetta , Guida per l'insegnante . "Giudizio globale. Il mio giudizio complessivo sul progetto di testo e sull'unità campione è ampiamente positivo. Mi pare, infatti, che gli autori siano stati in grado di integrare bene una prospettiva 'grammaticalista' (opportunamente di stampo contrastivo) in una 'comunicativa': il risultato prevedibile, per gli utenti del corso, dovrebbe essere la contemporanea acquisizione e dell'abilità a svolgere le azioni linguistiche presentate nel testo e della competenza grammaticale nei settori chiave di differenziazione tra la struttura dell'inglese e quella dell'italiano. L'unica perplessità di carattere generale (che gli autori, con la loro diretta esperienza didattica, potranno forse fugare) riguarda l'eccessiva ricchezza di ogni unità didattica. (...) Questo giudizio complessivo viene dato con la riserva che l'unità didattica presentata come campione presenta aspetti grammaticali tra i meno problematici tra quelli elencati nel paragrafo "Articolazione del testo" del progetto; un giudizio più approfondito sarebbe permesso dalle unità riguardanti la sintassi del verbo o la fraseologia. Osservazioni di dettaglio. - La varietà geografica di italiano usata nel testo pare essere quella toscana (ne è una spia, a p.10, l'uso di 'spengere' per l'altrove diffuso 'spegnere'). La scelta è ben giustificata dalle sedi di attività didattica degli Autori. Ma nel caso di una pubblicazione con mercato nazionale/internazionale, non sarebbe il caso di espungere i tratti più esclusivi dell'italiano parlato in Toscana (quelli cioè, che isolano la Toscana dal resto d'Italia)? Il problema può presentarsi, in tutta la sua rilevanza, nei capitoli sui tempi verbali e sulla fraseologia. - Le osservazioni grammaticali si riferiscono ai contesti presenti nei testi che costituiscono il punto di partenza dell'unità. L'impostazione è, naturalmente, accettabilissima. Bisognerebbe però segnalare che quelli così enucleati sono solo alcuni usi (e non sempre i più frequenti) delle parole o categorie del discorso esaminate (...). - Non mi risulta chiara, negli esercizi (o attività), la funzione delle parole-chiave. (...)" MICHELE CORTELAZZO, parere sul testo, 1 aprile 1988.