Lutero e la Riforma in Germania Fuori commercio
Ernesto Buonaiuti

Lutero e la Riforma in Germania

  • 1926
  • Note: In 8°, pp. XXXIV-467. Dal Capitolo VI: "(...) Può darsi che la Riforma in Germania abbia compiuto, nel giro di quattro secoli, il ciclo della sua missione storica. Nata dalla sollevazione impetuosa di un monaco contro la rigida compressione della disciplina ecclesiastica, in favore di una concezione della salvezza tutta imperniata sull'assimilazione personale dell'inoffuscabile giustizia del Cristo, essa ha indubbiamente servito alla causa della libera coltura religiosa e della formazione della spiritualità nazionale germanica. Il suo costituirsi in chiesa, nonostante le postulazioni tipicamente individualistiche del messaggio di Wittenberg, è stato reso possibile dai bisogni elementari del popolo tedesco, avviato alla sua autonoma costituzione nazionale - Ma il processo non poteva effettuarsi senza detrimento di quella caratteristica moralità pubblica che il Cristianesimo ha instaurato, proclamando la solidarietà universale nell'idealità del riscatto e bandendo una originale gerarchia di valori. - Se al di là delle delusioni e degli ammaestramenti di cui le competizioni nazionali sono state già fonte occorrerà riprendere il santo ideale della fraternità umana nella pace e nella giustizia del Regno di Dio, sarà pur necessario che la scissa famiglia dei redenti dal Cristo ritrovi la comunanza dello scambievole vincolo in una riaffermazione solenne della fede in quella unica trascendente rivelazione e in quella universale economia della grazia, di cui la molteplicità delle confessioni cristiane rappresenta un funesto e scandaloso disconoscimento.".