Ludovico della tranquillità Fuori commercio
Antonio Baldini

Ludovico della tranquillità

Divagazioni ariostesche

  • 1933
  • Note: In 16°, pp. 122, con 1 tavola f. t. "Ho ricevuto, respinte da Roma, le bozze in colonna del mio "Ludovico della tranquillità" e mi metterò subito al lavoro di correzione e guarnizione. - Ho fatto i conti delle bozze con la misura delle pagine e ho visto che le 44 colonne, con le pagine bianche d'ogni capitolo e tutti gli altri ammenicoli, già fruttano una novantina di pagine. Con le aggiunte e con le note (che saranno la parte più divertente del libretto) credo che arriveremo facilmente alle 128 pagine e forse alle 144: misura più che giusta per un libretto del genere. - So che la "Vita dell'Ariosto" del Pompeati nelle "Scie" del Mondadori uscirà ai primi di settembre; credo che noi potremo uscire alla fine d'agosto. - Vorrei avere a questo indirizzo il volume di Demetrio Ferrari col commento al "Ça Ira" di Carducci, del quale cade quest'anno il cinquantenario e sul quale forse potrei scrivere una colonna di giornale.": ANTONIO BALDINI a EZIO DELLA MONICA, Saltino, Firenze, Villa Bellini, 27 luglio 1933. "(...) Sto preparando l'Indice dei nomi, delle opere citate e dei personaggi del 'Furioso', e altri ammenicoli per crescer pagine e varietà al libretto che verrà certo bellissimo per le fatiche riunite di Editore ed Autore. - Ma quell'omino a gambe aperte sulla copertina bisognerà proprio mettercelo? Quell'omino è l'incubo delle mie notti.": id., Saltino, 5 agosto 1933. - "Le faccio avere le prime bozze corrette del Ludovico (...). - A parte le spedirò l'incisione della sedia dell'Ariosto da riprodursi nella facciata di fronte al primo capitolo: vedrà che quella cadrega darà il giusto tono del racconto (...).": id., Saltino, 29 luglio 1933. L'incisione è tolta da "Prose e rime per il trasporto del Monumento e delle ceneri di Lodovico Ariosto seguito ne' giorni XVII e XVIII pratile dell'anno IX repubblicano". Ferrara, anno X, presso i Socj Bianchi e Negri, Stampatori de Saminario. "Spedisco a parte le bozze in colonna con le Note, corrette. Le Note non vanno naturalmente a pié di pagina, ma una dopo l'altra in fine d'ogni capitolo, o in fine di tutto il testo: per togliere all'operetta carattere pedantesco. (...)": id., Roma, 2 settembre 1933. - "Ho ricevuto siglato e rispedito questa mattina i fogli del 'Ludovico'. Quanto alla manchette si potrebbe metter: "Sulle orme del Gran Sedentario", oppure "Sulle orme di Ariosto brav'uomo": ma la prima mi suona meglio.": id., Roma, 13 Ottobre 1933.