Note:
In 8° piccolo, pp. 408, "su carta finissima in nitidissi1mi caratteri elzeviri", rilegato in tela "con dorso a fregi dorati, taglio superiore bruno.
Ritratto di Carducci in b/n in antiporta.
"Placatasi l'acerba lotta contro gli 'Amici pedanti', il Carducci, su cui grava ormai tutta la famiglia, continua gli studi ma si dà anche alla vita pratica, e insegna privatamente a Firenze e greco e latino nel Liceo di Pistoia. Scoppia la guerra dell'Indipendenza, ed egli è tutto pieno di fervore; il suo canto vola all'Italia colle poesie "A Vittorio Emanuele", "Alla Croce di Savoia", "A Giuseppe Garibaldi", "Sicilia e la Rivoluzione". Per i suoi studi critici, oltreché per le rime, è stimato e ben veduto dai migliori uomini di Toscana e fuori; Terenzio Mamiani, Ministro della Istruzione del Regno, lo nomina professore di letteratura italiana alla
Università di Bologna, ove il poeta si reca pieno di fede e inizia l'opera sua indefessa e fervida di Maestro." Dalle bozze di un Catalogo Storico Zanichelli inedito degli anni 1940-1959.
Fuori commercio
