Lettere a Leopoldo Galeotti Fuori commercio
Marco Minghetti

Lettere a Leopoldo Galeotti

con prefazione e note di Domenico Zanichelli

A cura di Domenico Zanichelli
  • 1903
  • Note: In 8°, pp. 73. Dalla Prefazione: "Quando si vorrà e si potrà fare la storia completa in ogni sua parte del risorgimento italiano, la figura di Leopoldo Galeotti non sarà certo dimenticata, anzi dovrà essere descritta e studiata, se non con grande ampiezza, con molta cura e diligenza. - Il Galeotti non fu certo uno degli eroi della nostra epopea nazionale, non ne fu neppure uno degli attori o autori principali, né la sua posizione sociale e politica, fu mai così alta e, per la natura sua, così determinativa che il suo nome, per essa solo, debba esser legato ai grandi avvenimenti che la storia non potrà mai dimenticare, ma Egli fu, per sé stesso, per la sua cultura, per l'indole della sua mente, per l'equilibrio perfetto del suo carattere, un uomo essenzialmente rappresentativo di quella borghesia toscana che, intramezzando, senza separarsene, tra l'aristocrazia e il popolo, determinò, con tranquilla coscienza, derivata e fortificata da un convincimento profondo, appunto perché non improvviso ma maturatosi lentamente, si direbbe ora per graduale evoluzione, la rivoluzione unitaria e monarchica del 1859. (...) - Queste lettere sono estratte dall'epistolario copioso e prezioso che Egli volle depositato neIla Riccardiana di Firenze. Non sono le sole che esistano in quella raccolta a lui dirette da Marco Minghetti, ma ci sembrano, se non le sole importanti, le più caratteristiche. - Come il lettore si accorgerà facilmente, leggendole, tra lo Statista bolognese e il Galeotti correva un'amicizia veramente intima, nata dalla stima reciproca, cementata dalla comunanza delle idee politiche, resa infrangibile da un'identica linea di condotta nella vita pubblica, scevra di basse ambizioni personali, tutta inspirata a devozione verso la Patria e la libertà. (...) DOMENICO ZANICHELLI, Siena, Aprile 1903."