La scienza dell'educazione nelle scuole italiane come antitesi alla pedagogia ortodossa Fuori commercio
Pietro Siciliani

La scienza dell'educazione nelle scuole italiane come antitesi alla pedagogia ortodossa

Relazione al Ministro della Pubblica Istruzione intorno al corso triennale di pedagogia

Prima edizione

  • 1879
  • Note: In 16°, pp. VII-214. "A Teodolo Ribot, Direttore della «Revue Philosophique de la France et de l'Étranger». - Mio illustre Signore, A scrivere e pubblicare in questi giorni il presente libretto m'ha dato occasione l'Enciclica "Aeternis Patris" del Capo del Cattolicismo, la quale in questo momento fa il giro del mondo cattolico e non cattolico. L'ho indirizzato alla suprema Autorità scolastica del mio paese, perché mi sembra la più acconcia risposta che un concittadino de' Telesio e de' Galileo e de' Pomponazzo possa dare alle rinnovate e pervicaci tendenze della Pedagogia ortodossa inculcata, con sì apparente serenità di parola, dalla più antica potestà chiesastica in Europa. Dicono che la grande battaglia fra la scienza e la fede, tra la critica e la mitologia, fra la Chiesa e lo Stato sia bell'e finita. A me sembra invece ch'ella ricominci con maggior lena; e Voi, francese, avreste a saperlo meglio di me. Io dunque prendo il mio posto anche su questo terreno con l'usata e schietta indipendenza di spirito a fronte de' sistemi dommatici e metafisici d'ogni colore. E a Voi, filosofo geniale e scrittore arguto, felice scrutatore delle leggi riguardanti la forza ereditaria, interprete finissimo e propugnatore esperto delle nuove dottrine psicologiche inaugurate con tanto plauso da' viventi filosofi d'Inghilterra e di Germania; a Voi, promotore indefesso e caldo sostenitore d'una filosofia schiettamente sperimentale, non dispiacerà udire la voce che al Ministro della Pubblica Istruzione indirizza un modesto insegnante dell'Ateneo più antico d'Italia ": L'Autore, Bologna, 25 agosto 1879.