La democrazia fiorentina nel suo tramonto (1378-1382) Fuori commercio
Niccolò Rodolico

La democrazia fiorentina nel suo tramonto (1378-1382)

  • 1905
  • Note: In 8°, pp. 494. Contiene: "1. Il movimento della popolazione e suoi effetti nello sviluppo della Democrazia - 2. La coscienza religiosa del popolo minuto e lo spirito di ribellione nel XIV Secolo - 3. Gli operai delle industrie tessili e il diritto di associazione - 4. Lo svolgimento della ricchezza fiorentina nella seconda metà del XIV secolo e i principi dell'Oligarchia - 5. La corrente oligarchica e la Parte Guelfa - 6. Predominio e caduta dei Ciompi - 7. I Primi atti del governo dopo la sconfitta dei Ciompi - 8. Gli ordinamenti politici del nuovo governo - 9. Le riforme finanziarie - 10. La politica esteriore - 11. I malcontenti, le loro congiure e le repressioni del Governo - 12. La caduta del governo delle Arti minori - 13. Appendice di documenti". Prefazione: "Vedremo continue da una parte le congiure, dall'altra i sospetti le esorbitanze ed il sangue versato a spegnere i sospetti; nei quali conati vedremo la fine di questo popolo fiorentino consumarsi ... quasi egli sia fatto a somiglianza di certe piante, le quali come hanno portato il fiore periscono." - Questo periodo di Storia fiorentina, che Gino Capponi così colorisce, corre dalla fine del Tumulto dei Ciompi (settembre 1378) all'affermarsi dell'oligarchia (gennaio 1382). "Una lunga confusione, lo storico medesimo avverte, regna nei fatti che indi seguirono. A noi proviene in qualche parte dalla narrazione dei Cronisti che si fa oscura con l'addentrarmi nei più minuti avvolgimenti ". Ho tentato appunto lo studio di quegli anni non solo per illustrare ciò che i cronisti confusamente narrano, ma per l'importanza di quel periodo storico, nel quale due correnti opposte, direi quasi, si trovarono di fronte: l'una rappresentata da quelli che miravano già un pezzo ad un regime oligarchico, e l'altra dal popolo minuto, che spingeva il Comune a forme sempre più democratiche (...).".