La cooperazione delle scienze Fuori commercio
Giacomo Ciamician

La cooperazione delle scienze

Discorso inaugurale della quarta riunione della Società Italiana per il Progresso delle Scienze, tenuta a Napoli dal 15 al 21 dicembre 1910

  • 1911
  • Note: In 8°, pp. IX-37. "(...) La conclusione è che le scienze fisiche non possono quasi mai servirsi direttamente dei fenomeni e fatti bruti o grezzi quali ce li presenta la natura; essi devono essere convenientemente preparati, sceverati per poterli sottomettere all'esame scientifico. Ciò non significa creare i fatti, bensì scegliere quelli che presentano il maggior interesse, cioè in prima linea quelli che appariscono di indole più generale e che sono quasi sempre i più semplici. Ora pare accertato, che esistono oltre a quelle in rapporto costante, combinazioni in rapporti variabili, ed è questo il contenuto reale della critica del Wald, ma la chimica non avrebbe fatto nessun progresso se non fossero stati scelti dapprima i fatti più generali, che condussero alla legge di Proust. - E di tali esempi la storia delle scienze è piena, e credo non soltanto quella delle scienze fisiche. - La filosofia non può quindi fare assegnamento soltanto sui valori umani, anche quelli naturali hanno eguale se non maggiore importanza; la scienza non può però essere estranea alla conoscenza. - La scienza non ha barriere insormontabili all'interno, né confini al di fuori; il suo cammino è ascendente, ascendente sempre, ciò che varia è la velocità.": GIACOMO CIAMICIAN.