La contessa D'Almond Fuori commercio
Adolfo Albertazzi

La contessa D'Almond

Racconto

  • 1894
  • Note: In 16° piccolo, pp. 293. Dedica: "Al prof. Vittorio Fiorini, che ebbi dotto maestro ed ho amico carissimo. Mantova, 28 febbraio 1894". Contiene: "La Contessa d'Almond e il 'Partitante' Davia - A mo' d'intermezzo - Un senatore bolognese del secolo decimosettimo". "Ho ricevuto le bozze che rimando per le correzioni. E grazie della solerzia. Ma vedo che il carattere è fitto assai e il volume non riuscirà appariscente come vorrei e mi bisogna per i concorsi: col Borelli rimanemmo d'accordo di attenerci per modello al "Carlo Alberto" del Masi. La prego dunque di far un po' più distendere i capitoli seguenti. - Sto bene e oggi ho fatto la prima lezione ": ADOLFO ALBERTAZZI a CESAREZANICHELLI, Mantova, 17 ottobre 1893. - "Chi ha letto l'"Illustre avventuriero" di Corrado Ricci non potrà non leggere volontieri "La contessa d'Almond" che ritrae e compie nelle sue costumanze, nelle sue vicende, nei suoi scandali, la vita delle più nobili famiglie bolognesi alla seconda metà del secolo XVII. Nulla d'invenzione in questa storia politica perché con l'innesto alla storia inglese (la caduta del regno Stuart) e, narrando di uno dei generali più cari al principe Eugenio di Savoia, alla storia delle guerre di successione, l'A. s'è proposto di 'ralluminare' l'erudizione e i documenti storici con l'arte. Il titolo è solo "La contessa d'Almond", ma se faceste avvisi per città potreste sottoporvi: "Storia bolognese del secolo XVII": ADOLFO ALBERTAZZI a CESARE ZANICHELLI, 18 febbraio 1894.