L'UOMO E LA TECNICA Fuori commercio

L'UOMO E LA TECNICA

Enciclopedia monografica della produzione

Prima edizione

A cura di Editoriale Aurora Zanichelli
  • 1956
  • Note: "Il piano del libro è di Geno Pampaloni. Coordinatore redazionale Edgardo Macorini, con la collaborazione di Samuele Gesillo e la consulenza di Delfino Insolera". Le ristampe successive al 1960 ebbero per titolo "Tecnica". Indice: "Il lavoro produttivo - Prime trasformazioni: Resistenza dei materiali, Materiali per l'edilizia, L'industria mineraria, La metallurgia, L'industria chimica, Le fibre tessili - Le modifiche dell'ambiente - La macchina, mezzo di produzione: Meccanica e macchine, Macchine utensili - Metamorfosi dell'energia: Energia idraulica, Energia termica, Trasporto dell'energia - I Trasporti: Ferrovie, Trazione su strada, Trasporti per mare, Aviazione - Ritratti di prodotti: Il pane, Il latte, Cibi in scatola, La casa, La scuola, Teatro e cinema, Il vestito, Il cappello, La scarpa, L'automobile, Bicicletta e motocicletta - L'organizzazione della produzione: Il mondo della produzione, Le fasi creative, Le fasi esecutive, Le fasi di controllo, L'automazione, La responsabilità - Cronologia delle invenzioni e della tecnica produttiva - Tavole - Dizionario della tecnica e dell'organizzazione della produzione." AZ PANORAMA Collana diretta da Giovanni Enriques, Edgardo Macorini, Geno Pampaloni. Volumi pubblicati: "La terra in cui viviamo. Enciclopedia monografica della geografia", 1954; "Atlante geografico", 1955; "L'uomo e la tecnica. Enciclopedia monografica della produzione", 1956; "Libri nel tempo. Enciclopedia monografica della letteratura", 1957; "Il gioco e gli sport. Enciclopedia monografica della ricreazione", 1958; "Le leggi della vita. Enciclopedia monografica della biologia", 1958; "Ricerca e scienza. Enciclopedia monografica dell'informazione", 1959; "Civiltà nell'arte. Enciclopedia monografica delle arti figurative",1960; "Gli Stati e le civiltà. Enciclopedia monografica della storia", 1961; "Indici", 1963. PREFAZIONE: "Il secondo volume di AZ PANORAMA ha per argomento il mondo tradizionale dell'homo faber. L'uomo è nato costruttore, ed è nel suo istinto alternare e combinare intelligentemente attività manuali e attività pratiche per il raggiungimento dei suoi fini: il bambino che accozza i suoi dadi nelle prime costruzioni e guarda can stupita apprensione le forme per lui tutte nuove della realtà, ripete ogni volta ataviche esperienze con nuovi mezzi. Quali sono allora i rapporti tra l'uomo contemporaneo e l'ambiente tecnicamente organizzato che, mettendo a frutto sempre meglio il lavoro e l'inventiva di intere generazioni, lo condiziona sempre di più? In quali modi egli può passare da 'consumatore' a partecipe di una civiltà che il lavoro dei padri gli ha offerto e nella quale è chiamato a vivere e ad operare? Ecco l'interrogativo centrale a cui abbiamo cercato di rispondere disegnando il piano di questo volume. Tre ci appaiono le direzioni fondamentali su cui è possibile seguire il corso delle necessità produttive della società umana nei secoli e del loro soddisfacimento: - il miglioramento continuo dell'efficienza lavorativa del singolo, con l'apporto di nuovi attrezzi, di macchine, e, in modo sempre più ampio, di energie esterne; - il progresso nel grado di abilità dell'uomo come operatore tecnico, abilità alla quale il metodo scientifico ha aperto la via di grandiosi sviluppi; - l'organizzazione del mondo della produzione in base a princìpi e regole che sono al tempo stesso tecniche, economiche e sociali. Al fine di chiarire rapidamente ma compiutamente le complesse forze che hanno reso possibile e guidato tale sviluppo, la formula della "Enciclopedia monografica" si è rivelata anche in questo caso la più organica. La nostra Enciclopedia monografica, scrivevamo presentando il primo volume di questa collana, è un libro da leggere e da guardare, che non aspetta il lettore ma lo invita; e vorrebbe non solo soddisfarlo ma sollecitarlo, non solo attenderlo al varco delle sue par-ticolari curiosità, ma accompagnarlo nel formarsi della sua cultura. Talora informa, talora spiega, talora commenta: suggerisce sempre la via per un interesse ulteriore. Ci baste-ebbe che, dopo averci letto, il lettore fosse in grado di eliminare le domande inutili, dispersive, che fosse più vicino all'essenziale dei problemi, alla parte viva della cultura, a una ragionevole verità. Sono, questi, propositi e convincimenti che ci sembra oggi di dover confermare, in quanto stanno alla base del nostro lavoro. Il volume L'UOMO E LA TECNICA non sarà dunque né un manuale né un quadro di precetti, ma intende offrire ai lettori il significato e gli aspetti più vivi di un grande capitolo della storia dell'uomo, che è sempre storia della ricerca. Nel nostro campo di osservazione, i limiti dei continui rapporti che la tecnica determina possono essere sempre superati da nuovi sviluppi, e, anzi, questa evoluzione è, in ultima analisi, la ragione stessa dell'esistenza umana. E tuttavia abbiamo in molti casi ritenuto essenziale, al fine di fissare in termini non equivoci le tappe di quella ricerca, mettere in luce i concetti fondamentali quali sono stati elaborati dalla scienza. Per alcune tecniche, ciò non è stato possibile senza far ricorso a espressioni rigorose, sintesi logiche della metodologia scientifica. Il lettore non si spaventi dell'apparente difficoltà. Potrà ritornare più tardi su queste parti del libro, e ci sarà allora grato di non avere indulto in surrogati e in pseudo-spiegazioni: è sempre preferibile non sapere piuttosto che credere di sapere senza aver capito. Chiariti, o riconfermati, questi nostri princìpi, sarà facile scorrendo l'indice individuare i tre tempi del nostro racconto. Il primo è una sintesi dei concetti fondamentali che informano il mondo della produzione e ne sono ancora oggi peculiari. Lo sviluppo dei fattori che si sono venuti ad aggiungere alla forza muscolare dell'uomo moltiplicandone la potenza ci conduce gradualmente al tempo pre-sente, al mondo dei costruttori e degli ingegneri. Il secondo è dedicato ai fattori generali di ogni lavoro produttivo: materie prime, mezzi di produzione, energia e trasporti. E qui il panorama è frazionabile all'infinito: ognuno di quei fattori è scomponibile in particolari tecniche, e ognuna di queste tecniche a sua volta, pur sorretta da una particolare metodologia, si giova di concreti apporti di altre tecniche, in un quadro economico ricco di legami, dipendenze, equilibri, squilibri e compensi. Ma, in sostanza, le necessità che esse sono chiamate a soddisfare sono le stesse necessità che im-pegnarono l'uomo sin dai primordi della sua storia: nutrirsi, ricoverarsi, coprirsi, spostarsi da un luogo ad un altro. Infine, nella terza parte, il nostro racconto si sofferma su un ultimo ma non meno importante fattore della produzione: l'organizzazione. Benché l'organizzazione sia logicamente coeva alla produzione, l'accrescimento delle proporzioni dell'intera attività produttiva le ha dato nel mondo mo-derno un posto via via preminente; è nata una specifica scienza dell'organizzazione, e una parte non indifferente dello sforzo culturale che accompagna il progresso industriale le è destinato: così i problemi di organizzazione sono strettamente legati ai lineamenti del mondo di domani. Presentando questo rapido schema del nostro lavoro, dobbiamo rendere ragione di alcune esclusioni e di alcune limitazioni. Non si troverà, in questo volume, l'esame dei fattori che pure si possono considerare essenziali alla attività tecnica intesa nel senso più largo. E precisamente di quei fattori che si riferiscono all'economia degli sforzi mentali richiesti dal produrre: l'abilità di vedere relazioni generali fra le diverse esperienze, acquisita attraverso le attività di ricerca, fino alle attività più generali ed astratte come la fisica teorica e la matematica; la capacità di rendere i risultati della ricerca comuni a sempre più larghe masse di uomini cointeressati nella produzione, mediante le tecniche della registrazione e della comunicazione; l'abilità di utilizzare sistematicamente i risultati generali per controllare in ogni momento l'adeguarsi dei processi produttivi agli scopi voluti. Sono esclusi quindi da questo volume strumenti di misura o mezzi di comunicazione, quali l'orologio, il telefono o la macchina tipografica, che pur appartenendo, come oggetti, al mondo della tecnica, sono tuttavia strumenti che trovano il loro posto più propriamente nel quadro dell'economia degli sforzi mentali: argomento peculiare alla materia illustrata in un altro volume della collana. L'UOMO E LA TECNICA si limita a passare in rassegna le tecniche che portano al progresso umano attraverso l'amplificazione degli effetti del lavoro manuale e la riduzione della fatica fisica: un viaggio attraverso il mondo dell'ingegnere. Il mondo dell'ingegnere è oggi, alla luce delle grandi scoperte degli ultimi quarant'anni, un mondo assai limitato: le sue unità fondamentali sono il metro, il chilogrammo, il secondo; la sua struttura è sempre tridimensionale, riferita sempre a tre assi ortogonali, rappresentabile graficamente ogni suo fenomeno. Rispetto al mondo rivelatoci dalla scienza più recente, gli strumenti dell'ìngegnere sono inadeguati: non penetrano negli universi microscopici di cui è costituita la materia, non bastano più, nella loro fedeltà alle leggi della meccanica classica, a definire le relazioni reali tra massa, energia e velocità. Un mondo nuovo sta configurandosi davanti ai nostri occhi, un mondo ancora fascinoso ed incognito, nel quale possiamo prevedere che cambierà il tipo di fatica richiesto all'uomo per costruire; e la mano umana passerà dall'applicarsi a trasformare la materia, come fa ancor oggi, a controllare gli impianti che operano quella trasformazione. Le nuove generazioni hanno un grande compito davanti a loro. E tuttavia sembra giusto che, prima di procedere oltre, conoscano meglio le leggi e le forme del mondo della tecnica in cui ancora l'umanità si affatica per il suo progresso. Potremo considerarci soddisfatti del nostro lavoro se il volume L'UOMO E LA TECNICA raggiungerà questo scopo."