INTRODUZIONE ALL'ANALISI DEGLI ERRORI Fuori commercio
John R Taylor

INTRODUZIONE ALL'ANALISI DEGLI ERRORI

Lo studio delle incertezze nelle misure fisiche

Prima edizione

  • 1986
  • Note: "MATEMATICA. Come dominare le incertezze delle misure fisiche COMMETTERE ERRORI NON È UNO SBAGLIO Un nuovo modo di concepire l''errore' è alla base della scienza moderna. La visione quantitativa del mondo che soppiantò nel Seicento le vecchie concezioni teleologico-quantitative portò con sé l' idea che il mondo fosse 'misurabile'. Ci si rese subito conto che le misurazioni non possono mai essere del tutto esatte, ma questo non costituì un valido motivo di scoraggiamento. A spingere gli scienziati ad avere ugualmente fiducia nelle loro imprecise misurazioni fu un'altra idea portante della rivoluzione scientifica, quella del 'progresso'. Si immaginò che l'uomo, sia pure con fatica, sarebbe giunto passo dopo passo a una sempre più profonda conoscenza della realtà proprio attraverso l'utilizzo di strumenti di misurazione via via più precisi e sofisticati. Si immaginò inoltre che questo processo non avrebbe mai avuto fine. Con l'affermarsi della concezione scientifica del mondo ci si è dunque convinti che era inevitabile convivere con l'errore, ma anche che il progresso della scienza e della tecnica lo avrebbe reso sempre più 'controllabile'. Si è venuta così configurando una vera e propria teoria, concepita appositamente per l'analisi degli errori. Si ricordi del resto che problemi matematici attinenti al metodo dell'approssimazione del calcolo erano stati affrontati già ben prima dell'avvento della matematica moderna e che ad esempio lo stesso calcolo delle 'flussioni' di Newton prese spunto da un algoritmo utilizzato per il calcolo approssimato delle radici quadrate. Le facoltà di fisica danno oggi ancora poco spazio alla analisi degli errori che invece può risultare molto utile per migliorare la qualità degli esperimenti di laboratorio. Per colmare questa lacuna John R. Taylor, docente all'università del Colorado, ha scritto un manuale, utilizzabile anche senza l'ausilio dell'insegnante, che viene ora pubblicato in italiano con il titolo "Introduzione all'analisi degli errori. Lo studio delle incertezze nelle misure fisiche", Zanichelli. Nelle scienze sperimentali l'errore viene oggi definito come la differenza tra il valore misurato e il valore 'vero', dove quest'ultimo è inteso come un valore teorico che si suppone esistente, anche se spesso non è calcolabile. Con questa precisa definizione ci si fa subito un' idea - sottolinea Taylor introducendo il problema - della differenza che sussiste tra il concetto di errore e quello di semplice 'sbaglio'. La chiarezza espositiva e la linearità di successione degli argomenti sono due grandi pregi di questo libro. Vi si spiega dapprima che cosa è l'analisi degli errori, perché è importante e come può essere utilizzata nelle esercitazioni di laboratorio. Si dà poi una descrizione della 'propagazione degli errori', cioè del modo in cui le incertezze delle misure originali si espandono attraverso i calcoli per dar luogo all'incertezza del risultato finale. Più oltre si introducono i metodi statistici con cui gli errori 'casuali' possono essere calcolati. Gli ultimi capitoli sono infine dedicati ad argomenti più avanzati. Un esempio è lo spinoso problema del 'rigetto dei dati', cioè di quando si possa scartare una misura che appare così irragionevole da far pensare a un errore. Particolarmente interessante per gli esperimenti di fisica nucleare è la distribuzione di Poisson, con la quale si descrivono i risultati di esperimenti in cui si contano eventi che capitano a caso, ma con una media temporale definita." ARMANDO MASSARENTI, «Il Sole 24 Ore», 7 settembre 1986. Traduzione di: Caporaloni Marina Revisione di: Palmonari Federico Titolo originale dell'opera: An introduction to error analysis, the study of uncertainties in physical measurements University science books, 1982