Il tramonto della cultura siciliana Fuori commercio
Giovanni Gentile

Il tramonto della cultura siciliana

  • 1919
  • Note: In 16°, pp. IX-180. Dedica: "Alla memoria di Giuseppe Pitré". Contiene: "1. Introduzione - 2. Tendenze materialistiche - 3. Antiromanticismo - 4. Riscossa del sentimento regionale dopo il Sessanta - 5. Erudizione regionale - 6. Le tradizioni popolari e Giuseppe Pitré -7. Folklore documentario - 8. Tendenze filosofiche e Mario Rapisardi - 9. Studi letterari e giornali". "Accetterebbe Lei un mio volumetto, già pronto, sul "Tramonto della cultura regionale in Sicilia"? - Pubblicato, in varie puntate, nella «Critica», piacque molto; ora fuso tutto insieme e ritoccato qua e là farebbe un volume di lettura piacevole di circa 250 pagine, o poco più. - O rimanda tutto anche Lei a dopo la guerra?": GIOVANNI GENTILE a OLIVIERO FRANCHI, Roma, 11 dicembre 1917. - "Le spedisco a parte l'originale del volumetto che Le proposi sul "Tramonto della cultura siciliana", affinché Ella possa darvi uno sguardo, se ciò crede necessario per darmi una risposta all'ultima lettera. - Stampato in caratteri un po' grandi, credo farebbe un volume di giusta mole.": id., Roma, 21 dicembre 1917. - "(...) Per l'edizione di questo volumetto desidererei caratteri e carta presso a poco eguali a quelli usati per la conferenza leopardiana del prof. Albini. - Quanto al testo scolastico di filosofia credevo che l'amico Missiroli l'avesse informato della impossibilità in cui mi trovo d'assumere impegni, avendo in corso una specie di antologia pel Sandron, la quale io vorrei usata invece dei soliti manuali. Per Lei potrei fare, se Lei crede, qualche altra cosa di utile, quando ci saremo liberati della guerra.": id., Roma, 11 gennaio 1918.. Dalla Prefazione: "(...) Oggi a Palermo e nel resto della regione si troverà una cultura italiana e nazionale; ma quella siciliana va cercata soltanto nei libri dei trapassati. E a me quindi è sembrato opportuno di raccogliere in questo volumetto (con qualche ritocco e non poche aggiunte) quegli articoli, non solo per farne omaggio, come il cuore desiderava, alla memoria del buono e valente Pitré, con cui se n'è andata tanta parte dell'animo nostro, di quanti vedevamo in lui e amavamo l'immagine vivente e poetica della nostra terra; ma anche per gettare le basi di un giudizio storico su un periodo, che si può ritenere definitivamente chiuso, della storia siciliana e della moderna storia d'Italia: storia che potrà intendersi nella sua unità, quando sarà stata studiata in tutti i singoli elementi che vi concorsero e vi si fusero.": GIOVANNI GENTILE, Roma, 20 dicembre 1917.