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Raoul Boch Penna d'oro

IL NUOVO BOCH

DIZIONARIO FRANCESE-ITALIANO, ITALIANO-FRANCESE di Raoul Boch. Seconda edizione

Seconda edizione

  • 1985
  • Note: Edizione lusso, 1987. Con la collaborazione di Bruno Basile, Augusta Forconi, Mario Medici, Maria Rosa Patrignani, Pier Sacconey, Carla Salvioni. Oltre 137.000 voci, 1000 sigle, 600 proverbi, 7300 nomi di persona, luogo, popolazione, 700 illustrazioni, terminologie tecnologiche normalizzate. Con fascicolo illustrativo. PRESENTAZIONE "Diciamolo pure, un dizionario che si rispetti è un po' come la fabbrica del duomo: non è mai finito. Occorrono periodici aggiornamenti resi necessari dal rapido evolvere della lingua; ulteriori limature, cesellature e rifiniture, a volte minutissime, che sempre meglio ne adeguino i contenuti alle iniziali scelte metodologiche, alle esigenze di chiarezza, agilità e leggibilità, al fine di ottenere una trattazione più concisa ma non per questo meno esauriente. A tale processo di rinnovamento si rifà questa Nuova edizione del Dizionario francese-italiano e italiano francese edito dalla Zanichelli nel 1978, che con tanto favore è stato accolto, per la modernità dei concetti cui si ispira, sia nella Scuola, che da parte di studiosi e operatori economici e culturali. Le strutture portanti dell'opera restano invariate: - applicazione sistematica del criterio di frequenza nell'uso per l'analisi semantica delle voci a più accezioni; - vigile cautela di fronte alle seduzioni di una pseudosinonimia; - piena autonomia di trattazione per gli omonimi, anche quando si rifanno (o sembrano rifarsi) a una comune matrice etimologica; - richiamo sulle divergenze grammaticali nel raffronto delle due lingue; - primato della lingua parlata nel corredo fraseologico delle voci ed evidenziazione dei limiti d'uso. Di tutte queste cose l'utente che voglia servirsi al meglio del dizionario troverà diffusa notizia nelle avvertenze (...), nonché nella guida grafica (...) «istantanea», che ne coglie schematicamente i tratti salienti. Poiché un dizionario di questo tipo, a prevalente uso scolastico, non può ovviamente crescere a dismisura da un'edizione all'altra, alle molte voci nuove di cui si è ora arricchito si è fatto posto ristabilendo organicità e stringatezza laddove subdolamente ancora si annidavano ridondanze superstiti; sacrificando di buon grado varianti di forma italiane che trovano giustificazione solo in un vocabolario monolingue come il Nuovo Zingarelli; depennando regionalismi «morituri» e raschiando via altre incrostazioni che, non recando all'opera un contributo "apprezzabile", non potevano che esserle di peso, magari a scapito di più fresche e ghiotte notizie. Tutto sommato, questo doppio intervento, imposto da precise, ineluttabili esigenze editoriali mi sembra aver raggiunto felicemente lo scopo di arricchire snellendo, di aggiornare affinando. Anche le appendici sono state debitamente rivedute e aggiornate, in particolar modo le terminologie normalizzate francesi, arricchitesi negli ultimi anni attraverso nuovi decreti ministeriali, e le tavole illustrate per le quali si doveva ovviamente tener conto dell'evoluzione tecnologica e della comparsa di nuovi strumenti nelle tecniche più avanzate. Inoltre, è stata aggiunta una tabella dei gradi militari italiani e francesi delle tre armi allo scopo di consentire un rapido raffronto in materia. All'équipe di collaboratori che con passione da «lessicodipendenti» (mi si consenta questo neologismo di personale conio, ovviamente assente nel dizionario) ha partecipato attentissima alla non lieve fatica, vada il mio grazie più che doveroso. Assieme a loro, ricordo con gratitudine quanti, collaborando negli anni Settanta alla realizzazione dell'opera che oggi si rinnova, hanno contribuito e tuttora contribuiscono ad assicurarne il successo. La fortuna della presente edizione è ora affidata agli utenti: docenti, studenti e studiosi, traduttori e interpreti, cultori delle più varie discipline e operatori di tutti i settori del nostro quotidiano vivere. Da quelli più attenti e severi, chi scrive si aspetta quelle preziose segnalazioni che gli consentiranno di sostituire, spostare, levigare qualche pietra difettosa della «fabbrica». E anticipatamente li ringrazia." RAOUL BOCH, Roma, aprile 1985.