IL MORANDINI 2004 Fuori commercio
Laura Morandini Luisa Morandini Morando Morandini

IL MORANDINI 2004

Dizionario dei film

Edizione 2003

  • 2003
  • Note: Volume , Edizione con CD-ROM per Windows . Con la collaborazione di Sandro Mogni e Saverio Mauro Tassi. Presentazione: "Negli anni scorsi quando, durante le presentazioni pubbliche di questo dizionario, qualcuno domandava in che modo ci si dividesse il lavoro, Morando rispondeva -fedele al principio che non si devono rivelare i retroscena del mestiere- con una metafora marinaresca: "Questo libro è come una barca a vela: io sono lo scafo, mia figlia Luisa è lo skipper e mia moglie Laura il vento che soffia nelle vele". Dopo una breve, feroce ma, in fondo, clemente malattia Laura Morandini se ne è andata il 27 luglio 2003. Non vedrà questa sesta edizione e noi non avremo più il vento che ci manda avanti, il soccorso delle sue osservazioni critiche, discrete ma implacabili, il calore attento della sua presenza di organizzatrice del lavoro. Anche perciò diamo la parola alle cifre, cioè ai fatti. In quest'edizione sono entrate più di 500 schede di film che in quella precedente non c'erano. Tra quelli usciti nella stagione 2002-03 i film italiani sono 129 di cui una trentina sono opere prime. Sono 167 i film 'vecchi', con date di distribuzione che vanno dal 1902 ("Il viaggio nella Luna" di Méliès) al 2001: 39 muti e 128 sonori. S'è recuperata una mezza dozzina di titoli del giapponese Ozu (passati in TV) e 3 ciascuno dei suoi compatrioti Mizoguchi e Kitano. Abbondante il repêchage nel cinema francese: Chabrol, Garrel, Godard, Leconte, Mocky, Pagnol, Pialat, Renoir; ma non s'è trascurato il cinema di lingua inglese: 3 titoli del misconosciuto Borzage (già Borzaghi), Boorman, Cohen (Larry); De Mille, un bellissimo Henry King, 2 Bob Hope, Powell. Colmate alcune lacune nel cinema dell'Europa continentale: i tedeschi Fassbinder e Harlan, il sovietico Ciaureli; i cecoslovacchi Nemec e Kachyna, i polacchi Kieslowski e Wajda, il finnico Kaurismäki, il danese von Trier e tra gli italiani un Sóllima e i documentari padani di Gianni Celati. Anche quest'anno, grazie al continuo apporto di solerti lettori e meticolosi cinefili, s'è continuato il lavoro di revisione e correzione delle schede. Per far posto a quelle dei film nuovi abbiamo traslocato nel cd-rom più di 500 schede che rimangono nel libro soltanto con i dati filmografici: il numero dei film schedati sorpassa ormai la cifra di 20 000. S'è fatta una revisione delle 6 000 e oltre immagini comprese nel cd-rom: corrette le didascalie e sostituite le immagini colorizzate dei film in bianconero. (Questo barbaro procedimento all'insegna del profitto ricade anche sui libri.). Si sono riscritte, integralmente o in parte, una cinquantina di schede, allungate quelle troppo sbrigative e scorciate alcune troppo lunghe. Nella Guida alla consultazione la bibliografia ("Sostegni e citazioni") è radicalmente rinnovata. Dobbiamo ringraziare l'amico Aldo Bernardini per i volumi sul cinema muto e sonoro italiano, Roberto Poppi per il prezioso dizionario dei registi italiani (ed. Gremese); Vittorio Martinelli per "L'eterna invasione" (La Cineteca del Friuli ed.), ponderoso catalogo dei film americani degli anni '20, usciti e recensiti in Italia e Letizia Bellocchio per l'aiuto amichevole e intelligente che ci ha dato in più di un'occasione. La copertina di "Io non ho paura" è, come ci ha scritto un amico, "il frutto di una orgogliosa ostinazione" e il riconoscimento di un'altra fertile annata del cinema italiano. La stagione 2002-03, chiusa in bellezza con "La meglio gioventù" di Giordana-Rulli-Petraglia, ha proposto almeno una dozzina di film notevoli tra cui non pochi esordi promettenti: "Respiro" di Crialese, "L'isola" di Costanza Quatriglio, "Pater familias" di Patierno, "Velocità massima" di Vicari. Una cinematografia che nello stesso anno mette sul mercato "Pinocchio", "L'imbalsamatore" di Garrone e "La finestra di fronte" di Ozpetek ha una vitalità creativa che qualsiasi altro paese europeo le può invidiare. Il rilevante aumento della quota nazionale degli incassi non è dovuto soltanto al megafilm fantastico di Benigni. Nonostante i maestri del pessimo sistema distributivo, il pubblico ha cominciato ad accorgersene. Con quanto ritardo si renderà conto che oggi il cinema italiano ha un ottimo parco di attrici e di attori?" LUISA e MORANDO MORANDINI, Milano, luglio 2003.