IL GLOBO TERRESTRE E LA SUA EVOLUZIONE Fuori commercio
Bruno Accordi Elvidio Lupia Palmieri Penna d'oro

IL GLOBO TERRESTRE E LA SUA EVOLUZIONE

Corso di geografia generale e geologia

Prima edizione

  • 1973
  • Note: Testo, Note per l'insegnante. Grafica di Duilio Leonardi. Disegni di Giuseppe Bigi. " (...) A chi si indirizza l'opera. Il testo, per gli studenti dell'ultimo anno dei licei e degli istituti magistrali, pur essendo articolato nei capitoli tradizionali è stato sfrondato -rispetto a precedenti testi di altri autori- di varie parti nozionistiche. (...) Caratteristiche fondamentali e differenziatrici. Il testo introduce gli studenti nel mondo geografico e geologico: è questo un ambiente difficile da comprendere senza una successione logica nella trattazione, senza un'adeguata illustrazione con abbondanti figure e fotografie. Resta, per di più, un mondo astratto (e un po' 'ostico' per tradizione) se non viene collegato con le applicazioni -e sono numerose- alla realtà attuale. (...) Caratteristiche di contenuto. I 16 capitoli sono articolati in una chiara successione logica; ma soprattutto è stato eliminato lo svantaggio degli analoghi testi scritti da un solo autore, sempre sbilanciati verso una delle due materie e spesso inesatti o molto sommari per l'altra materia. Geografia e Geologia sono sì legate da temi comuni, ma per la vastità delle indagini scientifiche non possono ormai essere sintetizzate e trattate secondo le più recenti vedute, con chiarezza ed esattezza, se non da due specialisti, ben affiatati e quotidianamente legati da vincoli didattici e scientifici. (...) Illustrazioni. Particolare cura è stata posta, dagli autori, nel corredare il volume di numerose fotografie a colori, ed altrettanti disegni di ampie didascalie, per una comprensione visiva immediata di tutti i principali fenomeni trattati. La parte iconografica, scelta e disegnata secondo un criterio di attrazione e di chiarezza, riguarda sia il nostro Paese che altre parti del mondo e costituisce, indubbiamente, uno dei maggiori pregi del testo, che si trasforma così - in buona parte - in una continua rassegna visiva dei più disparati fenomeni." Dalla Scheda informativa. "Nel triennio l'Accordi (sei edizioni: 1973, 1979, 1987, 1993, 2000, 2008) è un vero e proprio pilastro. Libro chiaro, completo, rigoroso, ebbe posizioni di quasi monopolio, anche perché la materia, essendo all'ultimo anno, era - o poteva essere - oggetto d'esame con commissari esterni: i docenti si preoccupavano giustamente di fornire ai propri studenti uno strumento valido in sé che fosse anche terreno di studio nazionalmente condiviso. Non a caso le adozioni sono molto diminuite dal 2001, anno dell'abolizione dei commissari esterni. Il coordinamento fra testo e immagini è stato sempre uno dei punti di forza dell'opera. "Il globo", iniziato da Bruno Accordi e proseguito da Elvidio Lupia Palmieri e Maurizio Parotto, è la storia di un successo nell'editoria scolastica: storia lunga, complessa, per alcuni aspetti comune a molti grandi libri, per altri diversa. la geografia fisica si studia tradizionalmente nell'ultimo anno del liceo, perché fra le scienze naturali è quella che più utilizza conoscenze di base di altre discipline (chimica, fisica, biologia). La disciplina ha avuto, nell'ultimo mezzo secolo, uno sviluppo non inferiore alle altre scienze: oltre ai singoli settori, si sono affermati nuovi modelli interpretativi (la tettonica a placche), mentre si è fortemente sviluppata l'esigenza di estendere, anche a livello scolastico, una trattazione congiunta della fisiologia e della patologia del nostro pianeta. L'opera di cui stiamo parlando ha seguito e testimoniato questi sviluppi. Nell'ambito delle scienze naturali è quella in cui, probabilmente e mediamente, vi è per tradizione la maggiore divaricazione fra quanto il docente ha studiato all'università e quanto è chiamato a insegnare. Nella biologia e nella chimica, di solito il docente insegna in poche ore settimanali quello che ha studiato all'università in decine di corsi, in più anni. Per la geografia il rapporto, nella maggior parte dei casi, è «uno a uno» (e talvolta ancora peggio). È una situazione che dà maggior peso al libro di testo, in particolare alla sua completezza, al suo rigore e al suo aggiornamento. la materia è tuttora spesso argomento di esame finale. Bruno Accordi fu spinto a scrivere il libro dalla lettura dei testi dei figli, che non gli sembrarono soddisfacenti. Ne parlò ad Albino Mariani, che allora (inizio degli anni Settanta) promuoveva i libri Zanichelli all'università. Accordi, geologo, si associò subito l'allievo Elvidio Lupia Palmieri, geografo. Maurizio Parotto si aggiunse nella terza edizione . Nelle varie edizioni la materia è stata man mano rivista. dalla quinta edizione i contributi di Accordi sono stati superati dall'evoluzione del libro. Redazionalmente il libro è stato seguito da due soli redattori, che si sono succeduti nel tempo: Grazia Zaniboni, fino alla quarta edizione, e Massimo Evangelisti. La successione delle edizioni testimonia in maniera immediata l'evoluzione della tecnica editoriale: nei formati (si è passati dal 17x24 al 19,7x26,6 e infine al 23x28,5), nel rapporto testo-immagine (cresce lo spazio dedicato alle immagini, in quadricromia fin dalle prime edizioni), nella crescita degli apparati didattici, nel ruolo crescente del materiale per il docente (da smilze note a guide di centinaia di pagine). L'opera resta saldamente espressione della facoltà di scienze della Sapienza, dove vi è tradizionalmente un fecondo rapporto con insegnanti di scuola secondaria. L'edizione maggiore è stata affiancata da un'edizione più ridotta, sempre destinata agli ultimi anni della scuola superiore ("La terra nello spazio e nel tempo", 2002). Vi è poi un'edizione per il biennio. In una prima fase ("L'Universo la Terra e l'uomo", 1980, 1988, 1994) si trattava di un'intelligente riduzione dell'opera maggiore, di cui conservava le caratteristiche espositive e didattiche. In una seconda fase, l'attuale, l'opera è stata completamente riscritta, con stile più amichevole e con didattica più coinvolgente, con la collaborazione di una giovane insegnante di scuola secondaria, Silvia Saraceni ("Immagini e itinerari del sistema Terra", 2001 e 2006). Insomma l'opera iniziale si è moltiplicata nel tempo, con le sue successive edizioni, e per così dire nello spazio, coprendo man mano ordini di scuola diversi. viene usata anche all'università. È veramente difficile, nel panorama internazionale dell'editoria scolastica, trovare un'opera di analogo spessore per la geografia fisica. Non si può escludere che prossime riforme dei piani di studio ne ridimensionino l'uso: se così accadrà, la scuola perderà qualcosa di importante." FEDERICO ENRIQUES, da "Castelli di carte. Zanichelli 1959-2009: una storia", Bologna, Il Mulino, 2008, pp. 189-91.