IL FENOTIPO ESTESO Fuori commercio
Richard Dawkins

IL FENOTIPO ESTESO

Il gene come unità di selezione

Prima edizione

  • Collana: Collana di Biologia
  • 1986
  • Note: "Seguito e sviluppo del "Gene egoista". Ne riprende la tesi (che le unità su cui opera la selezione naturale non siano gli individui, né le specie, ma i geni; la precisa, la discute e la porta a conseguenze estreme, più paradossali degli argomenti trattati nel libro precedente) che i geni sono i protagonisti dell'evoluzione e che essi operano nel mondo anche al di là dei confini corporei degli organismi che li contengono (i limiti della loro azione costituiscono appunto il 'fenotipo esteso'). Rispetto al libro precedente, questo è più esteso (il solo testo ha una mole superiore del 50% e le appendici sono assai più sviluppate). Il discorso è più tecnico, spesso rivolto a professionisti; lo stile è quello del trattato scientifico, documentato da rinvii bibliografici ad ogni passo. L'argomentazione si arricchisce, con abbondanza, di considerazioni più generali, metodologiche e filosofiche, sulle idee di fondo della biologia e della scienza in generale, sempre acute e intelligenti, a volte anche molto originali e argute; tra l'altro, il libro sviluppa una discussione sull'evoluzione darwiniana che secondo me ha pochi confronti per profondità e chiarezza. Tutta questa parte più generale è di grande interesse anche per non specialisti: purtroppo è dispersa nel resto del discorso, senza alcuna evidenza tipografica (e così non sono messi in evidenza gli utilissimi sommari che compaiono alla fine di quasi tutti i capitoli). Questo, insieme con il gusto dell'autore per il paradosso e con l'uso discutibile di un linguaggio ricco di metafore antropomorfe (già presente e lamentato nell'altro libro: l''egoismo' del gene) non faciliterà l'accoglienza al libro da parte del mondo accademico italiano. Le sue tesi hanno tutto per non piacere e si direbbe che l'autore aggiunga quello che può per aggravare la situazione. Credo però che nessuno metterà in dubbio la sua serietà di studioso e l'impegno e il rigore con cui svolge la sua trattazione. Chi vorrà guardare oltre la ruvida superficie, vedrà anche come questo libro in realtà sia molto più pacato, misurato, completo del precedente. Naturalmente nessuna obiezione alla traduzione, per il valore scientifico del libro. Tener presente che, più che un saggio, è un testo scientifico di livello universitario. Non sarà forse un best-seller ma ci sono probabilità che diventi un classico. La traduzione è difficile, oltre che per il contenuto, per la lingua: ricercata, con ambizioni letterarie, usa parole o poco comuni o di gergo, spesso con giochi e allusioni (v. p.es. già nella prefazione: p. VII riga 3 e seguenti)." DELFINO INSOLERA, parere sul testo, 12 maggio 1982. Traduzione di: Morpurgo Riccardo Titolo originale dell'opera: The Extended Phenotype W. H. Freeman and Company Limited , New York 1982