Gerolamo Calvi
I manoscritti di Leonardo da Vinci dal punto di vista cronologico, storico e biografico
A cura di Francesco Paolo Di Teodoro
- Con un saggio introduttivo di Lucia Bertolini
- 2019
I Manoscritti di Leonardo da Vinci mantiene tuttora intatta la sua solida affidabilità di punto di riferimento per chiunque voglia approfondire gli aspetti di Leonardo artista, scrittore, scienziato. In forza di una lunga familiarità con i codici leonardeschi, Gerolamo Calvi ne ricostruisce con mano sicura la stratigrafia cronologica, tracciando l’evoluzione della grafia vinciana all’incrocio fra considerazioni paleografiche, dati esterni (date, eventi, personaggi) e concentrarsi o rarefarsi degli interessi scientifici di Leonardo lungo l’arco della sua esperienza biografica. La struttura eterogenea e composita del Codice Atlantico concede all’occhio attento dello studioso di avvertire la distanza o la vicinanza di tempi e il perpetuarsi o il mutare degli interessi del grande artista; le indicazioni offerte con il massimo grado di evidenza dal codice oggi all’Ambrosiana valgono di volta in volta da orientamento cronologico per la restante documentazione autografa.
Gerolamo Calvi (1874-1934) Il suo interesse quasi esclusivo per Leonardo aderisce saldamente – per ragioni che sono anche affettive – tanto a una solida consuetudine familiare (leonardisti furono il nonno e lo zio, come del resto dopo di lui il figlio Ignazio) quanto alla rilevante tradizione di studi leonardiani che Milano aveva costruito a partire dal XVII secolo. La quantità della produzione di questo studioso, schivo e al contempo – a suo stesso dire – ‘pugnace’, di cui nell’Introduzione a questa ristampa si propone un primo bilancio, è inversamente proporzionale alla qualità indiscutibile di tutti i suoi interventi leonardeschi. Tale qualità, se raggiunge l’eccellenza in alcuni più noti contributi (a partire dall’edizione del codice Leicester per giungere a questi Manoscritti di Leonardo da Vinci), è verificabile ovunque per la solidità dell’erudizione, la conoscenza mirabile dei codici del Vinciano e la capacità sempre viva di porre in collegamento la storia, l’interpretazione documentaria e la filologia.
Lucia Bertolini Laureata nel 1979, perfezionanda presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, si è addottorata a Bologna. Ricercatore a Firenze e poi alla Scuola Normale Superiore, dal 2001 al 2010 ha insegnato Letteratura italiana a Chieti- Pescara. Attualmente insegna Filologia della letteratura italiana presso l’Università eCampus di Novedrate (Como). Ha studiato in particolare la produzione scritta, letteraria e artistica, di Leon Battista Alberti in prospettiva filologica.