GUIDA ALLA NATURA DELL'EUROPA CONTINENTALE Fuori commercio
Wilhelm Eisenreich Dorothee Bacher

GUIDA ALLA NATURA DELL'EUROPA CONTINENTALE

Boschi - Prati e campi - Zone umide - Spiagge e coste - Alpi. 470 specie animali e vegetali oltre 520 fotografie e colori

Prima edizione

  • 1983
  • Note: Con la collaborazione di Wolfgang Dierl, Theodor Haltenorth, Kurt Harz, Andreas Neuner, Eckart Pott, Frieder Sauer, Dankwart Seidel, Fritz Terofal, Walther Thiede, Elfrune Wendelberger. "Considerazioni generali. Pregi e difetti del libro nascono con la sua impostazione: un argomento vastissimo affrontato attraverso un piccolissimo campione. Argomento: 5 ambienti (boschi, prati, zone umide, coste, Alpi). Campione: 470 schede su alberi, funghi, fiori, insetti, uccelli, mammiferi, nonché qualche mollusco, anfibio, rettile, pesce, ecc. Una scheda per ogni specie (eccezionalmente per un genere), con impostazione costante; 2 o 3 schede per pagina, con 2 o 3 fotografie a colori. Il materiale presentato è eccellente, le notizie esatte e anche abbondanti, malgrado il poco spazio (si vedano i meccanismi per l'impollinazione in Aurum e Primula, non sempre descritti anche in pubblicazioni più ampie). Le fotografie sono chiare e utili. Possibili obiezioni. Per un libro del genere, basato su una drastica selezione, le obiezioni saranno in massima parte del tipo "perché c'è questo e non quest'altro?". Il criterio di scelta, enunciato nell'Introduzione, è il più sano e ragionevole: ci sono i vegetali e gli animali che è più facile osservare e soprattutto quelli più noti di nome (criterio che sembra ovvio ma che di solito non è seguito nelle pubblicazioni italiane, dove si preferisce citare le specie rare difficilmente osservabili). Il criterio, a quanto sembra, è stato seguito seriamente, ma in relazione a un determinato ambiente, dove si immaginano collocati gli ipotetici lettori: questo è l'Europa centro-settentrionale. In particolare, dei 5 ambienti trattati, uno solo è comune al territorio italiano: le Alpi. Qui il libro regge bene il confronto con pubblicazioni anche monografiche e più vaste (prova della sua serietà di fondo). La scelta antologica diviene sempre meno difendibile passando da boschi-prati a zone umide-coste e dall'Italia settentrionale a quella centro-meridionale. (...) La lacuna più grossa è l'assenza dell'intero ambiente mediterraneo: per esempio mancano del tutto, come genere, Ulivo, Alloro, Erica, Mirto, Malva, Rosmarino, Lentisco, Cisto, Ginestra, Agave ecc. Altri generi, per questo territorio, sono mal rappresentati: c'è Quercus ma non ci sono Leccio e Sughera, c'è Pinus ma non ci sono Pino da pinoli e Pino marittimo. L'alloctonia del libro si rivela anche in certe informazioni più nascoste, all'interno delle schede: per esempio, i periodi di fioritura citati sono quasi sempre in ritardo rispetto ai nostri, più o meno di un mese. (...)" DELFINO INSOLERA, parere sul testo, 31 marzo 1982. Traduzione di: Cotone Fausta, Fantera Fabrizio, Tripaldi Giuseppe Titolo originale dell'opera: Der grosse BLV Naturführer BLV Verlagsgesellschaft mbH, Monaco, 1982