Grammatica italiana Fuori commercio
Pier Gabriele Goidanich

Grammatica italiana

ad uso delle scuole. Con nozioni di metrica e esercizi e suggerimenti didattici. Seconda edizione riveduta e arricchita di un indice analitico

Seconda edizione

  • 1919
  • Note: In 8°, pp. 212. Dedica: "Ai miei concittadini di Lussino veri eroi del mare. Al mio bel Lussino nell'ardente attesa di rivederlo pavesato del nostro tricolore. Primavera del 1918". "Con questa dedica s'apriva, profetando, la prima edizione. - Il gran sogno s'era avverato. - Ma ancora io voglio che il caro nome della mia isola nativa, il dolce nome musicale del mio bel Lussino (non vi riudite in languida eco una perfetta sinfonia di multiromoroso mare nel sibilo del vento?) possa risuonare nella rotonda bocca canora dei giovinetti d'Italia: da Fiume nostra, giù per l'Adria nostra, e fino a Reggio, e di là alle trigemine grandi isole nostre, e dalla Marina all'Alpi nostre, dovunque questo libro arrivi. E voglio che dovunque questo libro arrivi, sia celebre la gloria marinara dei miei concittadini: eroi del mare autentici. E voglio che sia nella vecchia Italia, assai diffuso un senso d'ammirata gratitudine per questa mano d'ardimentosi e patriotti: alla tenacia e allo slancio dei quali in non poca parte si deve se la Madre Patria trova a Trieste e sul Quarnaro una potente flotta mercantile; al pugnace patriottismo dei quali in non poca parte si deve se questa nuova marineria dell'Adria settentrionale à conservato la bella impronta di italianità. Bologna, 10 luglio 1919". "Questa grammatica, pubblicata in prima edizione lo scorso anno, ha avuto una tale meravigliosa, trionfale accoglienza da parte della stampa, di letterati, di quasi tutti gl'ispettori di scuola media, di molti provveditori, di gran numero di capi d'istituto, e d'un innumerevole stuolo d'insegnanti d'ogni grado che la nostra Casa Editrice ai molti suoi vanti sa di poter aggiungere anche questo ambitissimo, di aver dato alla scuola, anzi alla nazione, la grammatica della lingua nostra (...). - Il «Giornale storico della letteratura italiana», del settembre 1918, aveva giudicato quest'opera "non solo di grande giovamento agli scolari, ma anche agl'insegnanti e in generale alle persone colte". Attilio Hortis: "ha seminato una sua copia di postille di approvazione e ammirazione e ne parla con entusiasmo"; Pio Rajna "ha posto il volume tra le opere di consultazione a portata di mano"; Salomone Morpurgo "l'ha scorso tutto imparando sempre". (...)": CASA EDITRICE ZANICHELLI.