Gli incunaboli della R. Biblioteca universitaria di Bologna Fuori commercio
Andrea Caronti

Gli incunaboli della R. Biblioteca universitaria di Bologna

Catalogo compilato e pubblicato da Alberto Bacchi della Lega e Ludovico Frati

A cura di Alberto Bacchi della Lega, Ludovico Frati
  • 1889
  • Note: In 8°, pp. XVl-518. Stampato a Imola, Tipografia Ignazio Galeati e figlio. Dalla Prefazione: "Con questi vecchi Cataloghi, cresciuti, di mano in mano che i libri crescevano, da Bibliotecari diversi, con sistemi diversi, inspirati anzitutto al laconismo ed alla fretta, si tirò avanti fino al Regno Italico. Rotte tante catene, rinacque il bisogno di sapere e la Biblioteca non fu più deserta. Indi il bisogno di un Catalogo nuovo, la cui compilazione però fu affidata a parecchi professori, ognuno dei quali doveva curare l'indice per la materia in cui era competente. Alcuni cominciarono sul serio e si stancarono presto; altri se ne occuparono appena. La cosa finì in una revisione del Catalogo vecchio, fatta con criteri diversi e furia francese e riuscì ad un peggioramento e ad una confusione maggiore. - Colla restaurazione del Governo Pontificio il sonno tornò a regnare sovrano sulla Biblioteca e il Cardinale Arcicancelliere ebbe altro in capo che Cataloghi e libri. Le turbolenze politiche fecero chiudere spesso e volontieri l'Università e la Biblioteca se ne stette in pace. Volle però la sua fortuna che ad un modesto impiego di aiuto fosse chiamato il dottor Andrea Caronti, uomo di carattere amenissimo, ma dotato di una tenacità di propositi e di pazienza indicibile, cui andavano del pari la buona coltura e l'aborrimento per l'ozio. (...) Decise di fare un Catalogo nuovo. Solo, senza nemmeno un copista, per lunghi anni l'inverno nel freddo groelandese di queste immense sale, l'estate nel caldo soffocante, lavorando sino a tarda notte e tornando all'opera col tornare del giorno, il Caronti rifece tutto il Catalogo Alfabetico, l'Inventario e gran parte del Catalogo per materie. Impresa da spaventare una squadra d'impiegati, trattandosi di esaminare ad uno ad uno quasi due centinaia di migliaia di volumi e per ciascuno redigere due, tre, parecchie schede, indi registrare tutto nell'Inventario. E ciò non colla furia di un copista pagato a cottimo, ma colla calma e la diligenza del bibliografo, sciogliendo pseudonimi ed anonimi, notando le mancanze, spogliando gli atti ed i periodici importanti, notando ed illustrando le cose preziose. (...) - Il Panizzi capì quanto quest'uomo fosse prezioso e lo volle al British-Museum: ma il Caronti affezionato alla Biblioteca nostra ed all'opera sua, rifiutò le onorevoli e vantaggiose proposte e rimase per compiere il Catalogo. (...) - Le brevi annotazioni [sugli Incunaboli] del Caronti stettero aspettando miglior fortuna finché, nominati ufficiali di questa R. Biblioteca gli egregi dottori Lodovico Frati ed Alberto Bacchi della Lega, consigliai loro di profittare dei ritagli di tempo per riprendere il lavoro del Caronti, rifarlo e dotare la Biblioteca di un indice completo degli incunaboli. Ne riuscì questo libro che si pubblica col necessario permesso del signor Ministro della Istruzione Pubblica. (...)": OLINDO GUERRINI. Il testo integrale è gratuitamente disponibile all'indirizzo http://www.archive.org/details/incunbologna00bolouoft (link valido all'aprile 2011. Preghiamo chi riscontrasse anomalie nel funzionamento di darne segnalazione alla redazione del catalogo storico catalogo.storico@zanichelli.it)