GHIACCIAI DELLE ALPI Fuori commercio
Robert C Bachmann

GHIACCIAI DELLE ALPI

Prima edizione

  • 1980
  • Note: "Montagne" collana diretta da Walter Bonatti. "Ritengo quest'opera completa dal punto di vista scientifico, chiara la spiegazione dei meccanismi che governano la vita dei ghiacciai e la descrizione della loro tipologia e delle forme di vita che si svolgono nell'ambiente glaciale e periglaciale. I capitoli della prima parte sono appunto dedicati a questa nutrita e circostanziata introduzione (che comprende una doppia tavola fotografica di tecnica di arrampicata su ghiaccio, sommaria ma chiara). La seconda parte è dedicata alla descrizione dei singoli ghiacciai, da Ovest a Est. Di ciascuno viene data la storia, sono descritte le caratteristiche attuali (una scheda accurata fornisce tutte le misure di ogni ghiacciaio), vengono analizzati i punti significativi. Vengono colte le connessioni col mondo dell'uomo (molto spazio è dedicato, per es., alla tragedia di Mattmark del '65, oppure alla descrizione tecnica degli impianti idroelettrici, soprattutto svizzeri, che utilizzano acque glaciali). La documentazione iconografica è ricchissima e pertinente, mai esornativa. Vengono indicati, relativamente a ciascun ghiacciaio, eventuali punti d'appoggio (rifugi e bivacchi) e itinerari non difficili di traversata sul ghiacciaio. Raramente vengono consigliate salite a cime; più spesso vengono raggiunti colli o punti panoramici. A volte (è il caso ad es. dei ghiacciai italiani del Monte Bianco), viene consigliato un itinerario panoramico sul versante opposto della valle, che non tocca quindi il ghiacciaio ma permette di rendersi conto delle sue caratteristiche (in verità non si capisce perché l'autore non consigli di percorrere il Ghiacciaio del Miage, quando ha consigliato itinerari ben più complessi). La cartografia è per lo più svizzera, e naturalmente le montagne svizzere fanno la parte del leone (non solo costituiscono la maggior parte della massa glaciale, ma sono anche trattate più estesamente). Per quanto riguarda l'Italia, manca qualsiasi accenno al Gran Paradiso (almeno il Ghiacciaio della Tribolazione costituisce una massa glaciale cospicua), al Rutor e all'Adamello. I ghiacciai italiani del Monte Rosa (sono toccati solo il Ghiacciaio del Lys e quello del Belvedere) sono trattati come appendice al Gornergletscher svizzero e fanno capo al capitolo sulla valle di Zermatt (a mio avviso questo non è giustificato e genera confusione). Ritengo che l'opera sia più che degna di essere conosciuta al pubblico italiano, ma mi pare che senza un cenno almeno ai ghiacciai italiani nominati sopra sia fortemente incompleta." LUCIANO MARISALDI, parere sul testo, s.d. (febbraio 1979). Traduzione di: de Eccher Terragni Anita Revisione di: Zanon Giorgio Titolo originale dell'opera: Glettscher der Alpen Hallwag AG, Berna, 1978